Barca 2017, l’assegnataria Maria Emilia Cassese compie 100 anni

Nola – Una protagonista così la Festa dei Gigli non l’ha mai avuta. Con i suoi cent’anni che festeggia ufficialmente oggi, Maria Emilia Cassese è un vero e proprio ponte tra il presente, il passato ed il futuro della millenaria tradizione. L’altro giorno i ragazzi di Orgoglio Nolano hanno deciso di farle una sorpresa portandosi tutti insieme presso la sua abitazione con la bandiera della Barca. Un gesto di riconoscenza e di profondo affetto per ringraziare la neo centenaria, assegnataria del simbolo della Festa, che consentirà al gruppo di giovani che da qualche anno si occupa del trasporto della macchina, di poter continuare a recitare ancora una volta un ruolo da protagonista all’interno della millenaria tradizione. Nonna Maria Emilia ha abbracciato tutti felicissima di tanta attenzione nei suoi confronti. Ad intervenire anche il sindaco Geremia Biancardi ed il consigliere Franco Nappi che hanno portato il saluto dell’istituzione locale ad una delle donne più longeve del territorio. Nonostante la sua veneranda età Maria Emilia per quanto potrà vivrà quest’anno di festa della Barca 2017 in maniera piena. Dopo un piccolo brindisi, insieme ai ragazzi ha sottoscritto l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione Nzieme pe c’arricurdà che si occuperà dei festeggiamenti e delle iniziative legate all’evento della macchina. Del resto la nonnina ha sempre respirato e vissuto l’atmosfera della Festa dei Gigli.  E’ infatti la moglie di Antonio Iorio, meglio conosciuto come  Totonno e’Fraullillo, mitico capo paranza scomparso diversi anni fa. Di lui si ricorda la rivalità con un altro grande capo paranza, Giovanni Guida, detto O’Barbiere che segnò gran parte degli anni ’50 e ’60. Totonno era cresciuto in una famiglia che da sempre era impegnata in prima linea nella partecipazione alla Festa dei Gigli, in particolare nell’ allestimento delle paranze. Già il papà di Antonio, (Paolino) e lo zio Gennaro, negli anni ’30, erano impegnati nel trasporto dei Gigli.  Il debutto di Totonno fu nel 1946, a soli 34 anni, con il Giglio del Bettoliere, maestri di festa i “ Sardagnuoli”. Il 1948 fu un anno cruciale. Il trasporto del Giglio del Beccaio segnò l’avvento di “Fiorin Fiorello” diventato poi l’inno della paranza, soppiantando la vecchia “ Marciulianata” Nel 1968 è rimasta poi memorabile l’uscita da via Remodini che tutti ritenevano impossibile. L’ultima sua volta da capoparanza fu nel 1974. Quell’anno, maestri di festa erano proprio i fratelli Fraullillo: dopo le Carceri, Totonno venne colto da un malore. Da quell’anno la sua partecipazione alla Festa fu solo in veste di “consulente” ed in aiuto di maestri di Festa e altri capi paranza, in particolare della paranza “Parient ed amici cari. Nei suoi racconti nonna Maria ricorda spesso le gesta del marito con il quale ha condiviso tanti memorabili momenti. E la Festa che insieme ai ragazzi di Orgoglio nolano si accinge a vivere sembra essere in tal senso anche un messaggio di continuità, un passaggio tra passato e futuro, un abbraccio tra generazioni unite dal ponte dell’amore verso la Festa.

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