Fenalc, due giorni di sport ed inclusione con il progetto VolontAmiamoli

Nola – Impianti che siano realmente adeguati per favorire la pratica sportiva e l’ impegno delle associazioni di volontariato nel loro lavoro di inclusione.

È questo l’appello lanciato -nella due giorni dedicati al progetto “VolontAmiamoli” promosso dalla Fenalc in collaborazione, sul territorio nolano, con l’associazione Attivisempre, presieduta da Francesco Buono.

Un doppio appuntamento che ha visto far tappa presso due scuole, in particolare il Masullo – Theti di Nola ed il Vincenzo Russo di Palma Campania, per un’ attività di sensibilizzazione e di dimostrazione pratica.

Francesco Buono

Al centro del messaggio, il concetto di inclusione che non escluda nessuno, rendendo realmente concreto il principio di eguaglianza enunciato dalla Costituzione. In molti casi si è fatto riferimento alla presenza di ancora troppe barriere architettoniche, anche presso edifici pubblici che mettono in discussione il diritto alla mobilità per i diversamente abili.

Con gli interventi della psicologia Sabrina Prisco e dell’avvocato Ezia Raia è stata fotografata la situazione generale nel territorio, rispetto al disagio vissuto dai genitori di ragazzi con disabilità che spesso si ritrovano da soli. Ecco che l’ attivazione di un presidio di ascolto – proprio attraverso il progetto VolonAmiamoli –  costituisce un valido aiuto.

Molto emozionante – come sempre – la testimonianza del nolano Guido Pasciari presidente della Fipav Campania. Una vita interamente dedicata alla pallavolo, come allenatore e come dirigente, e negli ultimi anni al Sitting volley, disciplina che in Italia si è radicata grazie al suo infaticabile impegno, raggiungendo prestigiosi traguardi internazionali anche con la nazionale.

Guido Pasciari

“È una disciplina  – ha spiegato Pasciari – che annulla le diversità, mettendo insieme diversamente abili e normo-dotati. A terra siamo tutti uguali. Purtroppo a Nola, la mia città, nonostante i risultati nazionali ed internazionali raggiunti, ci alleniamo in una realtà non adeguata. Su questo chiediamo – da tempo – l’ attenzione delle istituzioni, semplicemente per restituire un sorriso a chi – nella pratica sportiva – ritrova un motivo per ritornare a credere nella bellezza della vita ”

 “Quello che stiamo portando avanti è un bellissimo progetto – conclude Francesco Buono – sono stato amministratore tanti anni e conosco le difficoltà. Il nostro impegno è rivolto a fare rete tra pubblico e privato, affinché i temi dell’ inclusione  e delle sport, nonostante gli ostacoli restino al centro di tutte le agende politiche”

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