Fondazione Festa dei Gigli, si lavora per l’accoglienza dei turisti

Nola – Un programma di accoglienza per i turisti. E’ il progetto al quale la Fondazione Festa dei Gigli sta dando forma con uno specifico gruppo di lavoro. Il marchio Unesco, acquisito di recente, fungerà sicuramente come acceleratore che moltiplicherà le visite in città, soprattutto nel periodo della Festa. L’importante esposizione mediatica di questi giorni e quella che verrà nei prossimi mesi, certamente, servirà ad incrementare la curiosità rispetto alla tradizione dei Gigli. E dunque è necessario farsi trovare pronti. La Fondazione, presieduta da Raffaele Soprano, lo sa. In attesa che venga sciolto il noto legato al numero dei componenti delle commissioni, prosegue le propria attività con dei gruppi di lavoro.

“Siamo in attesa della modifica dello statuto da parte del consiglio comunale”. Come è noto il “pomo della discordia” è costituito dal numero dei componenti delle commissioni, maggiori di quelli fissati dallo statuto. Una scelta operata dalla Fondazione per venire incontro alla grande domanda di partecipazione. Questa la motivazione addotta. Al momento però la questione è ancora insoluta.

Oltre all’ accoglienza dei visitatori e dei turisti, l’altra preoccupazione della Fondazione è quella di migliorare lo svolgimento della processione delle macchine da Festa. In questo 2014, si parte dal risultato confortante della scorsa edizione, una delle migliori degli ultimi anni.

Anche per questo è all’opera uno specifico gruppo di lavoro. L’obiettivo è quello di rimuovere alcune delle criticità che si sono verificate lo scorso anno, rendendo in questo modo ancor più scorrevole la processione dei Gigli e della Barca.

A tal proposito va evidenziato, come fino a due anni fa la kermesse terminava a lunedì inoltrato. Alcuni anni fa si arrivò al termine record di mezzogiorno. A questo vanno aggiunte le lunghe pause che hanno caratterizzato le ultime feste. Un segno di discontinuità lo si è avuto proprio l’anno scorso. A funzionare è stato il così detto “tras e’ iesc”, il passaggio alternato tra i Gigli che hanno già completato la prima parte del percorso e quelli che si apprestano a percorrerlo.

Si tratta del famigerato snodo di “Santa Maria La Nova” dove secondo la tradizione l’Ortolano e gli altri Gigli che hanno completato il primo tratto del percorso devono sostare in via Tansillo per attendere che tutte le altre macchine da Festa abbiano completamente risalito via San Felice.  

L’accorgimento messo in campo lo scorso anno ha consentito ai primi Gigli di guadagnare via San Paolino, immettendosi così nella seconda ed ultima parte del percorso. In questo modo si sono ridotti i momenti morti ed anche i tempi. La sfida è a fare meglio per giungere ad un termine della festa ancor più ragionevole. 
La migliore fruizione della Festa, soprattutto per i visitatori, è un elemento di primaria importanza in questo nuovo corso dell’Eterna.

Su questo aspetto si aprirà inevitabilmente un dibattito tra gli addetti ai lavori, visto che i pareri sulla questione sono diversi. L’impegno della Fondazione sarà quello di riuscire a trovare un punto di sintesi per migliorare il risultato dello scorso anno. 

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