Fondazione Giordano Bruno, Geremia Biancardi: “Finalmente la Regione si auto-commissaria dopo nostre sollecitazioni”

Nola – “Dopo le nostre sollecitazioni finalmente  la Regione Campania commissaria se stessa e toglie dall’impasse  la fondazione Giordano Bruno dopo la paralisi determinata dalle inadempienze economiche e dalla mancata nomina del presidente e di un altro componente dell’organismo proprio da parte dell’ente di Palazzo Santa Lucia”. Così il sindaco di Nola Geremia Biancardi ha commentato  proposito la nomina di Sebastiano Maffettone e Nicola Sarnataro  a commissari della Fondazione intitolata al filosofo nolano. Un commissariamento che dunque dall’amministrazione comunale auspicano possa essere una vera ripartenza per l’ente che vede attualmente Comune e Regione come soci paritetici, dopo l’abbandono, qualche anno fa da parte della Provincia che per la verità ha deciso di lasciare tutte le proprie partecipazioni in un’ ottica di “spending review”. In tutti questi anni, però, solo il Comune ha realmente contribuito all’attività della Fondazione mentre la Regione non ha mai partecipato alle assemblee per approvare i bilanci, determinando, di fatto, una prolungata situazione di stallo.

 

“La Regione avrebbe  dovuto corrispondere i fondi di scopo  e non lo ha mai fatto. In più 

dalla morte di Aniello Montano, avvenuta nel  2015, noi – spiega il segretario generale della Fondazione Francesco Franzese –  non possiamo accedere ai fondi perché compete solo al presidente.  Non abbiamo avuto nemmeno la possibilità di pagare alcuni fornitori nonostante il Comune di Nola anche  per il 2015 avesse deliberato un fondo di scopo di 50 mila euro. A ciò si aggiunge che la mancata nomina dei rappresentanti regionali nel consiglio di amministrazione e soprattutto la sistematica mancata partecipazione alle assemblee dei soci dell’ente di palazzo Santa Lucia ha impedito l’approvazione dei bilanci oltre che l’approvazione delle modifiche statutarie necessarie per risolvere altri nodi come quello della ex provincia che ha lasciato tutte le partecipate”.

 

In questa prospettiva la nomina dei commissari che si annuncia temporanea, rappresenta non la fine di un’ esperienza ma l’unica strada per normalizzare una situazione anomala, provando a rilanciare uno strumento che può diventare un sicuro attrattore per il territorio. Il sindaco, di par suo, ha ribadito con forza l’auspicio che l’incarico del professor Maffettone non sia solo temporaneo, ma che proprio lui, superata questa fase di transazione possa assumere la presidenza della Fondazione.

“Auspicavamo – sottolinea il sindaco di Nola Geremia Biancardi –  la nomina del professor   Sebastiano Maffettone come presidente. Accogliamo dunque con favore il suo ruolo di commissario: così potrà più facilmente sanare le inadempienze della regione Campania nella certezza che, visto il suo alto profilo,  governerà nel migliore dei modi il processo di rilancio della Fondazione. Daremo al commissario giusto il tempo di recuperare i ritardi della Regione Campania pretendendo poi  la immediata ricostituzione del CdA per poter realizzare gli obiettivi della fondazione”.

 

 

FOCUS

 

LA SITUAZIONE DEBITORIA DELLA FONDAZIONE

Quello della Fondazione Giordano è da anni un nodo estremamente ingarbugliato e complesso. La notizia del commissariamento dell’ente, richiesto da mesi dallo stesso Comune come unica soluzione per uscire dal profondo immobilismo in cui si piombati, ha riacceso le speranze anche dei vari creditori che attendono da tempo di essere liquidati. Per la verità in ballo non ci sono grosse cifre: si parla, grosso modo, di circa 50mila euro che però vanno pagati quanto prima. Ad oggi, infatti, nessuno ha adito alle vie legali, attendendo bonariamente la risoluzione delle controversie. Ma ad ogni buon conto, meglio non sfidare la pazienza altrui anche perché eventuali decreti ingiuntivi, con relativi interessi, non farebbero altro che rendere ancor più grave la situazione dell’ente che dopo anni di indifferenza da parte della Regione, pare rimettersi in carreggiata. Del resto, è stato ampiamente chiarito che la Fondazione in oggetto è un ente strumentale della Regione ed in quanto tale non percepisce contributi bensì un finanziamento con fondi di scopo, configurando in questo modo la fattispecie della “Fondazione di partecipazione”.

Allo stato attuale risulta che il solo il comune di Nola ha versato il così detto fondo di scopo annuale che di fatto è utilizzato per l’organizzazione del Certamedel Festival Bruniano e delle poche altre iniziative. Inoltre la Regione deve ancora saldare una parte dei costi sostenuti per la realizzazione dell’evento inaugurale del 2009 (circa 30.000 euro): una situazione quest’ultima che grazie all’intervento del segretario generale Franzese ha trovato una parziale soluzione visto che era stata completamente dimenticata e la Regione aveva omesso di erogarla.

La Fondazione Giordano Bruno è nata alcuni anni fa per essere un efficace strumento di promozione delle opere del filosofo  ma anche più in generale della cultura in senso lato e delle peculiarità del territorio nolano.

L’atto costitutivo risale al 20 dicembre del 2008 ed è stato predisposto dal fondatore dell’ente, la Regione Campania che detiene  anche il diritto, per statuto, di nominare il presidente. Ed il disinteresse perpetrato in questi anni non è tra l’altro comprensibile visto che la stessa Regione ha inserito la Fondazione tra quegli enti da salvare e rilanciare. L’auspicio è che il rinnovarsi dell’attenzione sulla questione possa determinare una vera e propria svolta.

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