“In attesa di Gesù che viene” incontro con Padre Raniero Cantalamessa

Un evento straordinario in preparazione dell’avvento, uno di quegli incontri che non capitano tutti i giorni, un colloquio su un argomento antico come il mondo ma allo stesso tempo di grande attualità. Il tema del dibattito trattato la sera dello scorso sabato 3 dicembre nella cattedrale di Nola è stato “in attesa di Gesù che viene”, un momento molto emozionante che ha visto come relatore d’eccellenza padre Raniero Cantalamessa accompagnato dal vescovo Monsignor. Beniamino Depalma. Un momento di riflessione sul periodo che stiamo vivendo, organizzato dalla Diocesi di Nola, che ha coinvolto gran parte della popolazione nolana, giunta da ogni parte della diocesi per assistere ad una lectio di uno dei più noti volti della “sana” televisione italiana, relatore di un programma molto seguito ormai da anni quale “A sua immagine”. Padre Cantalamessa ha trattato appunto l’argomento dell’avvento, analizzando quelli che sono gli aspetti più attuali che coivolgono la vita di ciascun credente durante questo periodo dell’anno e non solo: il tema della speranza e dell’attesa, che oltre ad essere aspetti della vita del credente ne sono proprio una caratteristica, come lui stesso l’ha definita. “Come Maria dopo l’annunciazione andò dalla cugina Elisabette per portare il lieto annuncio della sua maternità, così i cristiani del mondo intero devono portare il lieto annuncio alla restante popolazione, si deve diffondere il lieto messaggio del Santo Natale – questo uno dei messaggi principali di Cantalamessa – carità e speranza, questi devono essere i cardini del messaggio di evangelizzazione, bisogna dare al mondo la testimonianza della gioia e della speranza.” Le 3 virtù: fede, speranza e carità questi gli argomenti approfonditi da Cantalamessa che ha concluso l’incontro facendo i suoi auguri di Buon Natale all’intera popolazione nolana con la speranza che tutti possano abbondare nella speranza, perché senza speranza non c’è futuro, essa deve essere la motivazione dell’ esistenza.

di Rossella Avella

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