Istituto Galilei – Nola. “La buona alimentazione fra colture autoctone e semi antichi”: evento conclusivo del progetto
Nola – Si chiude con un evento finale il progetto “La buona alimentazione fra colture autoctone e semi antichi”, promosso dall’Istituto G. Galilei di Nola.
Ad introdurre i lavori è stato il dottor Gennaro Giugliano che ha dato il benvenuto agli alunni, ai docenti e ai dirigenti delle scuole secondarie di primo grado coinvolte nel progetto.
Nel suo intervento, ha sottolineato come il progetto abbia potuto prendere forma grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei dirigenti scolastici delle scuole medie partner. Ha inoltre evidenziato che questo evento rappresenta solo l’inizio di una lunga e proficua collaborazione tra l’Istituto Galilei e le scuole del territorio, con l’obiettivo di sviluppare ulteriori progetti incentrati su tematiche legate all’educazione alimentare e alla sostenibilità.
Tra i dirigenti intervenuti vi sono stati il prof. Domenico Balbi – I.C. A. De Curtis di Palma Campania, la professoressa Concetta De Crescenzo – Mameli di Piazzolla, e la prof.ssa Stefania Leo – I.C. Cozzolino D’Avino di San Gennaro Vesuviano
Un sentito ringraziamento è andato al Prof. Vincenzo Serpico, il cui impegno, esperienza e professionalità hanno rappresentato un pilastro fondamentale per la realizzazione di questo progetto.
La sua guida ha permesso di trasformare un’idea in un percorso concreto di crescita e collaborazione tra scuole del territorio.
All’evento è intervenuto anche il Sindaco di San Gennaro Vesuviano, Dott. Antonio Russo, il quale ha ribadito l’importanza dell’iniziativa per la valorizzazione del territorio e per la promozione di una cultura alimentare sana e consapevole, a partire dalle nuove generazioni.
Tra i relatori è intervenuto anche il Dott. Giovanni Trinchese, presidente della Cooperativa Agricola “Eccellenze Nolane”, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare le risorse del territorio, riscoprendo semi antichi e colture autoctone come strumento di crescita economica, culturale e ambientale.
Il suo contributo ha messo in luce il ruolo chiave della cooperazione tra scuola e realtà produttive locali per costruire una filiera agroalimentare.
La prof.ssa Giuseppina Virtuoso, docente e nutrizionista dell’Istituto G. Galilei, ha invece evidenziato l’importanza di una “dieta primitiva”, basata su alimenti semplici, naturali e locali.
Il suo intervento ha offerto spunti di riflessione su come le abitudini alimentari influenzino profondamente la salute e su quanto sia fondamentale educare i giovani al benessere attraverso il cibo.
È inoltre intervenuto il Prof. Bruno Sorrentino, in rappresentanza dell’Associazione Exellentia, che ha ribadito il valore della sinergia tra scuola, territorio e realtà associative per promuovere una cultura alimentare sana e sostenibile.
Un sentito ringraziamento è andato all’Assessore regionale Lucia Fortini, che, impossibilitata a presenziare per impegni istituzionali, ha comunque voluto far giungere la sua vicinanza tramite un videomessaggio.
Nel suo intervento ha ribadito l’importanza del progetto educativo e alimentare, sottolineando come iniziative di questo tipo siano fondamentali per promuovere tra i giovani uno stile di vita sano, consapevole e sostenibile. Ha inoltre evidenziato come la scuola, affiancata da professionisti del settore, si sia messa concretamente a disposizione per formare cittadini più attenti, responsabili e informati.
Il tutto si è svolto sotto la sapiente conduzione della Prof.ssa Daiana Rizzo, docente dell’Istituto G. Galilei, che ha moderato l’incontro con professionalità e sensibilità, guidando i vari interventi e valorizzando ogni contributo.
La sua presenza ha garantito fluidità e coerenza all’intero evento, favorendo il dialogo tra istituzioni, esperti e studenti.
In chiusura, gli Chef Paolo Barrale e Mario Siano, docenti dell’Istituto G. Galilei, hanno presentato “Il Piatto dell’Intesa”, una degustazione finale pensata per valorizzare i prodotti biologici e le colture autoctone protagoniste del progetto.
Un momento conviviale che ha unito gusto, tradizione e innovazione, espressione concreta della collaborazione tra scuola, territorio e cultura alimentare.