Luca De Risi, neo presidente di Gramas: “Puntiamo su scuola e giovani”

Nola – L’emergenza Covid ha determinato due anni di stop della Festa dei Gigli. Una sospensione che ha rappresentato per l’intera città un grave contraccolpo emotivo, visto che è venuto meno uno straordinario momento di aggregazione e di relazioni che si sviluppa, con tutta la sua ritualità, per l’intero anno.

Nonostante ciò la “fiamma” non si è mai spenta: comunità e istituzioni locali hanno saputo alimentarla con diverse manifestazioni alternative che ne hanno tenuto sempre viva la memoria.

Per il futuro, sebbene le incertezze non manchino, si lavora affinché questa fase di criticità possa essere occasione di preziose opportunità. Del resto a vivere questo momento di sospensione non è solo Nola, ma tutte città con grandi tradizioni di folclore. In particolare, la Rete italiana delle Grandi Macchine a Spalla che insieme a Nola, vede inserite Viterbo con la Macchina di Santa Rosa, Palmi con la sua Varia, e Sassari con i Candelieri.

Una Rete che ha anche formalizzato, negli anni scorsi, l’ associazione, Gramas, il cui obiettivo è quello della promozione e valorizzazione della conoscenza delle Feste che ne fanno parte. Ed in questa fase di ripartenza Nola può recitare un ruolo – traino, visto che la prossima presidenza toccherà proprio alla città dei Gigli. Ad essere investito della carica è stato, di recente, Luca De Risi, referente per la comunità e presidente della Compagnia di San Paolino.

Ho accettato con entusiasmo il compito di presidente dell’associazione delle associazioni di Rete delle Macchine – afferma De Risi –  consapevole dell’importanza delle nostre feste, della Rete e del Patrimonio Unesco che rappresentiamo e, per questo, vorrei assicurare alle comunità, ai Sindaci e alla responsabile del coordinamento tecnico-scientifico della Rete e dei progetti Unesco, dottoressa Nardi, tutto il mio impegno e quello del nuovo Consiglio Direttivo, allo scopo di continuare l’importante lavoro che la Rete fa da anni sui temi della salvaguardia e della valorizzazione e per continuare ad essere punto di riferimento nell’ambito del patrimonio immateriale italiano, in questo momento storico in particolare. Ringrazio tutti e ad majora a Rete delle Macchine

Nei prossimi mesi saranno annunciati importanti progetti a cui si sta già lavorando, tra cui mostre ed eventi culturali, di ampio respiro nazionale ed internazionale, che riguarderanno tutte le feste della Rete. Ma il punto di partenza sarà la promozione della conoscenza delle tradizioni partendo dai giovani e dalle scuole.

Per avviare un programma di promozione di questo straordinario patrimonio culturale – afferma De Risi – bisogna partire dalle scuole e dai giovani. A tal proposito avvieremo, in ogni città della Rete, un progetto finalizzato alla conoscenza di queste quattro eccezionali tradizioni affinché i nostri ragazzi siano gli alfieri di questi beni immateriali che solo attraverso una conoscenza profonda possono avere, non solo una continuità, ma una reale valorizzazione. Essere consapevoli delle nostre radici significa tutelare l’identità delle nostre comunità

 “In un momento di estrema disgregazione il lavoro che ha continuato a fare Rete delle Macchine è encomiabile “ – dice Patrizia Nardiresponsabile tecnico scientifico del progetto delle Grandi Macchine a Spalla – I primi anni dopo il riconoscimento Unesco, nel 2013, sono stati di grande lavoro per il coordinamento tecnico-scientifico della Rete coadiuvato dall’impegno delle comunità e l’aver tenuto all’impatto Covid con una capacità di resilienza significativa, sottolinea la maturità della grande comunità di Rete delle Macchine. Abbiamo già condiviso con il nuovo direttivo alcuni importanti punti programmatici che arricchiranno il piano di salvaguardia della Rete per i prossimi tre anni. Sono certa che le comunità continueranno a fare bene, così com’è stato fin dall’origine del progetto”.

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