Nola, Consiglio: approvato il consuntivo 2012

 

Con 20 voti a favore e quattro contrari il Consiglio comunale, nella seduta di ieri, ha approvato il conto consuntivo del 2012.

Il documento finanziario è stato chiuso con un avanzo di amministrazione di 6 milioni e 800 mila euro.

Nel corso della seduta l’opposizione, in particolare, il capogruppo Franco Ambrosio ha evidenziato rilievi sull’applicazione della tassa di scopo in riferimento allo scostamento tra la previsione pari a circa 2 milioni di euro e l’effettivo incasso avvenuto fino a questo momento che è di circa 100 mila euro.

 L’assessore alle finanze, Antonio Russo, ha sottolineato che è la prima volta che è stato applicato un tributo di questo tipo e dunque gli uffici di ragioneria non avevano un modello di riferimento, in particolare, la griglia dei contribuenti soggetta all’imposta. “Si tratta di una tassa – ha spiegato Russo – il cui obiettivo è quello di consentire investimenti senza ricorrere a mutui e dunque all’indebitamento dell’ente. Viene applicata solo a soggetti che hanno una rilevante consistenza patrimoniale che contribuiscono in questo modo alla realizzazione di opere finalizzate, senza gravare sulle fasce più deboli. Nelle prossime settimane l’Alfasoft, dovrebbe finalmente predisporre il software che ci indicherà chi sono i contribuenti soggetti alla tassa e potremo così partire con gli accertamenti. La somma recuperata sarà, come detto a più riprese, utilizzata per progetti di riqualificazione della città e va spesa entro due anni dall’approvazione dei progetti esecutivi”.

Nel corso della seduta, il capogruppo di Città Viva, Chiara Ruocco, ha presentato una mozione d’urgenza relativa al distacco di alcune utenze idriche di cittadini, operato dalla Gori. “C’è un rischio igienico – sanitario”. Ha dichiarato.

 

Il Presidente del Consiglio, Francesco Pizzella, non ha ammesso la mozione non ravvisandone gli estremi di urgenza, mentre il capogruppo del Pdl, Franco Nappi, ha invitato ad affrontare questi temi di carattere generale nelle sedi opportune, in primis nelle commissioni e nella conferenza dei capigruppo, evitando che vengano messi all’ordine del giorno dell’assemblea senza che vi sia stata una conoscenza preliminare da parte dei consiglieri. 

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