Nola, ecco le opere in cantiere da completare – VIDEO – INTERVISTA AL SINDACO MINIERI

Nola – Completare le opere in corso e rilanciarne di nuove con altre linee di finanziamento. E’ questa la direzione che intende seguire l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Minieri, per rivitalizzare la città con un percorso che ne accompagni l’uscita da questa fase di crisi.

Anche il progetto dell’amministrazione comunale circa la realizzazione di un distretto commerciale, la cui delibera per l’avvio della procedura presso la Regione, sarà approvata nei prossimi giorni, dovrà essere accompagnata da una serie di interventi di riqualificazione del tessuto urbano. Tra questi, annuncia il sindaco Minieri, vi sarà certamente il Piano colore e la nuova illuminazione architetturale. “Anche una più efficiente e suggestiva illuminazione – afferma il sindaco Minieri – può essere un attrattore non solo per i visitatori, ma anche per quanti fanno shopping nel  territorio”.

Altro progetto importante è quello di portare al centro storico, gli uffici del Giudice di Pace , che potrebbe rappresentare un significativo elemento capace di attirare nuovi flussi all’interno del cuore antico della città. “Stiamo lavorando sull’ipotesi di trasferire gli uffici del Giudice di Pace che attualmente sono allocati in via Nazionale delle Puglie che creano anche un problema di traffico – continua Minieri – presso la scuola elementare San Severino, in piazza Collegio. A sua volta la scuola si trasferirebbe presso la struttura di via San Massimo che è in corso di completamento”. In questo modo si punta a qualificare l’utenza al centro storico con una platea, in particolare avvocati, che potrebbe essere maggiormente funzionale all’ incremento dell’economia locale.Tramonta, invece, l’ipotesi di un ritorno dello stadio a piazza D’Armi. Dopo un incontro con la Regione è stato evidenziato come non possa essere modificata la destinazione d’ uso del progetto del Museo della Cartapesta di cui, al momento, è stato realizzato solo uno scheletro in legno lamellato. Cambiare l’oggetto dell’intervento finanziato dalla Regione, significherebbe non solo perdere la tranche che ancora corrispondere, ma anche essere costretti restituire la parte già spesa. Una posta in gioco, effettivamente, troppo alta. Gli uffici comunali sono impegnati in una rendicontazione del progetto a cui non si è mai ottemperato e alla risoluzione dell’annoso contenzioso con la ditta aggiudicatrice dell’opera. Solo dopo aver superato questi due non facili step, si potranno riprendere i lavori. Per lo stadio si valuteranno altre ipotesi future. Nel frattempo si potenzierà la struttura dello Sporting con la richiesta di finanziamenti per la copertura della tribuna esistente e la realizzazione di un’ altra.

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