Nola, entro dicembre va approvato il Puc: la nuova dead line della Regione

Nola – Approvare il Puc è una priorità. Nei mesi scorsi una comunicazione della Regione Campania ha invitato l’ente di piazza Duomo a completare la procedura entro la fine dell’anno, a seguito dell’ultima proroga. Certo chiudere l’intero iter, mai cominciato, è una vera utopia, ma sarebbe già un grande risultato già avviare il percorso.

Il Puc, infatti, rappresenta anche una grande opportunità di confronto per la comunità per disegnare il futuro della città. Un esempio è quanto accaduto a Marigliano dove la nuova pianificazione ha coinvolto – in un più ampio confronto – anche le associazioni cittadine.

 Ormai la gestione del territorio è affidata ad uno strumento urbanistico inadeguato, il vecchio Piano regolatore risalente al lontano 1995.

La città si è estesa e stratificata: sono intervenuti tre condoni, sono aumentate le esigenze legate a spazi verdi e ai luoghi per servizi alla comunità.

La mancanza del Puc è stata compensata per lo più da provvedimenti urbanistici in deroga, accedendo alle opportunità residuali del Piano Regolatore, oppure al Piano Casa, soprattutto con gli abbattimenti e le ricostruzioni.

IL CASO DELLA SEDE UNIVERSITARIA E DELLE REVOCHE DI PDC (PERMESSI A COSTRUIRE IN DEROGA)

Del resto, il “caso” della sede dell’Università Parthenope in via Madonna delle Grazie è emblematico. Il Tar ne ha bloccato i lavori dopo la concessione di un permesso a costruire in deroga in zona H non compatibile con la struttura da realizzare. Al momento il Tribunale amministrativo ha disposto, così come chiedevano le associazioni ricorrenti, una sospensiva di carattere cautelativo. Il prossimo 13 settembre si entrerà nel merito. Ma è del tutto evidente che il luogo prescelto per realizzare il volume sia lontano dalle principali arterie di collegamento, in un’ area della città già satura anche per la vicinanza dell’ospedale, e priva di un sufficiente numero di parcheggi.

LA CITTA’ SI E’ ESTESA NEL CAOS: CONSUMO DI SUOLO SENZA SERVIZI. A MANCARE E’ UN’ IDEA DI CITTA’

In questi anni, in assenza completa di una pianificazione, Nola si è ingrandita sul piano urbanistico, solo consumando ulteriore suolo, soprattutto nelle zone periferiche, ma al contempo non sono stati incrementati i servizi, le aree al verde, i parcheggi, il trasporto pubblico.

Senza una precisa idea di città, si è giunti ad una desertificazione del centro storico (Rispetto al quale nulla è stato fatto per il suo rilancio) ed a un caos lungo la periferia, in particolare in via Variante Sette Bis, ormai completamente snaturata nella sua funzione di grande arteria collegamento, visto l’intenso traffico dovuto alle tante attività commerciali presenti.

Ecco che il Puc diventa una grande occasione per riequilibrare questi scompensi. L’ auspicio di tutti è che già al rientro dalle ferie si incardini subito il percorso. 

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