Nola, flop dell’iniziativa “ProssimaMente” di Forza Italia: i big del partito accolti da pochi simpatizzanti. Nessuna autocritica e assenze clamorose

 

Nola – “ProssimaMente”, la manifestazione svoltasi di recente all’Eremo dei Camaldoli, doveva, nelle intenzioni, rilanciare Forza Italia sul piano territoriale, offrendo nuovi stimoli e motivazioni ai simpatizzanti, coinvolgendo soprattutto i giovani al fine di renderli veri protagonisti in vista di un ricambio generazionale dei quadri del partito e delle liste da organizzare ai prossimi appuntamenti elettorali. Un fine certamente nobile che fa onore ad un partito, che seppur  in questo momento storico in difficoltà, cerca di proporsi come forza di governo avanzando idee e progetti per il futuro. Purtroppo, il riscontro è stato, in termini numerici, obiettivamente poco lusinghiero. Quasi da clamoroso flop.

Nonostante l’ importante sforzo organizzativo messo in campo dalla solita passione e competenza dall’onorevole Paolo Russo, e pur tenendo conto  del vento dell’anti-politica che spira contro, la partecipazione all’evento è stata, francamente, molto al di sotto delle aspettative. E tutto questo, nonostante alla convention siano intervenuti gran parte dei pezzi da novanta del partito, come Cesaro padre e figlio, l’onorevole Aldo Patriciello, l’ex governatore Stefano Caldoro, l’ex ministro Mariastella Gelmini, l’ex ministro Mara Carfagna, e finanche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Illustre personalità che avrebbero meritato una platea ben più consistente e stimolante, piuttosto che i pochi volti presenti degli storici simpatizzanti del territorio. E allora dov’è la novità? Ma soprattutto dove sono i giovani? Se ne sono contanti davvero pochissimi, seppur tutti di talento e animati da grande voglia di fare. Ad ogni modo, troppo poco per parlare di un cambio di passo. E allora la domanda sorge spontanea: siamo di fronte all’ennesima operazione pre – elettorale, dal marketing solo più sofisticato, o alla svolta tanto invocata?

Al momento tutto fa pensare ad un film già visto. Molta autoreferenzialità e poco spirito di confronto: questo è quanto è emerso. Una situazione che preoccupa non poco anche i militanti di sempre, molto dei quali indecisi se riabbracciare o meno la casacca “Azzurra” alle prossime elezioni. Se tutto cambia, per non cambiare nulla, allora tanto vale cambiare strada. Nel corso della convention nessuno spazio, se non già programmato, è stato dato ad interventi esterni. Nessuna voce autocritica si è levata circa il cattivo andamento delle performance del partito in molti comuni del territorio, delle divisioni interne, e della crisi imbarazzante che regna, ad esempio, in Forza Italia a Nola con un’ amministrazione che ha terminato il proprio mandato 14 mesi prima a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione a seguito di una “guerra intestina” non risolta per quattro anni. Lo stesso ex sindaco, Geremia Biancardi, e l’ex vicesindaco Cinzia Trinchese, non hanno preso parte alla manifestazione mentre altri esponenti dell’amministrazione hanno fatto capolino tra un incontro tematico e l’altro. A quattro mesi dallo scioglimento dell’amministrazione comunale nessun confronto interno è stato avviato, nemmeno per analizzare i motivi di questa situazione che ha generato delusione nei tantissimi simpatizzanti del partito. Le passarelle, così come i selfie, non risolvono i problemi. Servono idee e progetti realmente nuovi, un partito più democratico che ascolti le istanze dal basso senza imporre, in uno schema di nemmeno finta democrazia, tutto dall’alto. Se un’ inversione di tendenza non ci sarà, “ProssimaMente” si potranno avere amare e clamorose sorprese.

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