Nola, la città porge l’ultimo saluto al preside Giuseppe Giusti

Nola – La città porge l’ultimo saluto al preside Giuseppe Giusti. Questa mattina in Cattedrale si è svolto il rito funebre. In tanti hanno salutato il maestro. Nola perde uno dei suoi figli migliori. Buono, onesto, intelligente. Grandi doti che abbinava alla sua straordinaria umiltà.

Nato a Castellammare di Stabia ottantaquattro anni fa è stato soprattutto un grande innamorato della città di Nola, dove ha vissuto una vita intera. Il suo impegno civile è sempre stato di grande passione e qualità. Cattolico profondo, per diversi anni è stato saggio segretario cittadino della Democrazia Cristiana, protagonista di una stagione di rilancio di una città che usciva dalle ferite della guerra.

“Professore di belle lettere – come ha ricordato nella sua orazione funebre questa mattina il professore De Angelis – è stato poi preside della scuola media”. Ma accanto all’insegnamento coltivava da sempre, sin da giovane, la passione per il giornalismo. E’ stato corrispondente sportivo di importanti quotidiani anche di carattere nazionale. Mancheranno a tutti le sue analisi calcistiche, anche telefoniche, delle partite del Napoli, spesso il lunedì.

Da anni portava avanti con passione e lucidità encomiabile il progetto editoriale del “Tifosissimo” dalle cui pagine esortava in maniera “socratica” tutti a lavorare responsabilmente per una Nola migliore. Il suo stile, è sempre stato sobrio, signorile, mai fuori posto. Al tempo stesso incisivo. Rifugiava dai clamori e dalle forzature. Perché per un giornalista la forma è anche sostanza.

Nonostante l’età e gli acciacchi non smetteva mai di scrivere. Fino a quando ha potuto, lo si poteva incontrare con la sua immancabile cartellina, in cui custodiva bozze di libri o del Tifosissimo, magari mentre usciva o si recava presso il circolo Giordano Bruno per la lettura dei giornali.

 Da ciascuno cercava di carpire notizie per essere sempre aggiornato. Per le nuove leve di giornalisti locali e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo e di essergli amico, resta un esempio di rigore morale da declinare in ogni professione.

Si mostrava sempre divertito quando parlava dei suoi libri per la cui pubblicazione si autofinanziava. Con i suoi personaggi ci “giocava”. Bruno contro Bruno”, l’uomo contro il filosofo. E’questo solo  uno dei suoi testi più significativi in cui Giusti offre uno spunto di riflessione su Giordano Bruno del tutto inedito. Ed ancora, la sua “grammatichetta” e il più recente “Ulisse incontra Giordano Bruno”, altro libro di grande interesse ed originalità.

Un altro grande della città ci ha lasciato, ma il suo esempio di amore verso Nola, i suoi insegnamenti, e la sua bontà ci accompagneranno per sempre.

Nonostante le  precarie condizioni in cui versava negli ultimi anni ha saputo dimostrare a tutti come anche la stagione più grave per gli uomini, la vecchiaia, possa essere vissuta con grande serenità, attività, utilità, fungendo da mediatore di esperienze per i più giovani. L’ultima preziosa lezione di vita del preside Giusti. 

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