Nola, la maggioranza ha fatto “13”: numeri appena sufficienti in Consiglio. Verani e Notaro si astengono su tutti gli ordini del giorno

Nola – Dodici contro dodici. È questo il dato politico che emerge dal Consiglio comunale di ieri. Una seduta che ha formalizzato la mancanza di una maggioranza sostanziale da parte della coalizione di governo. A fare la differenza è per ora il voto del sindaco che garantisce ancora “l’agibilità” dell’amministrazione.

L’esperienza guidata dal sindaco Gaetano Minieri, partita con una maggioranza di 15 consiglieri a favore contro i 9 dell’opposizione, nell’arco di un anno e mezzo, si è ridotta ad un sostanziale pareggio di 12 a 12.

Tutti gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio di ieri sono stati votati con una maggioranza di 13 consiglieri, compreso il sindaco. Ad astenersi, sin dall’iniziale richiesta di inversione dell’ordine del giorno, sono stati il presidente del consiglio, Salvatore Notaro, e il consigliere Alberto Verani. Una posizione di neutralità quella dei due esponenti del Gruppo misto che pur non rinnegando l’appartenenza alla maggioranza, ha lanciato un chiaro segnale di dissenso e di disagio rispetto all’attuale stato di cose. Nel corso dei lavori, il consigliere Verani ha dato lettura di un documento che ha esplicitato il punto di vista di quello che è stato definito il “Gruppo misto di maggioranza”.

Il gruppo misto di maggioranza nelle persone di Salvatore Notaro e Alberto Verani – ha dichiarato Verani rivolgendosi al sindaco .- nonostante la perseveranza del sindaco ad estrometterci da qualsiasi condivisione nelle scelte amministrative – ben dimenticando che lei è stato votato dal popolo nolano e tra questi anche tanti nostri elettori – ribadisce il nostro appoggio a tutto ciò che riteniamo essere utile alla città per quel senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto e sempre ci contraddistinguerà, senza alcun tipo di interesse personale. Noi quali componenti del ‘gruppo misto di maggioranza’ continueremo da questo momento in poi ad essere l’anima critica di questa maggioranza sui vari temi che porteremo alla sua attenzione e quella della città intera, a partire dalle tante questioni in essere, in primo luogo quella inerente all’università”.

A rendere il quadro ancor più precario vi è la certezza che non ci sarà alcun soccorso da parte dell’opposizione. Durante la seduta, il consigliere Carmela Scala ha fugato ogni possibile ipotesi di questo tipo, smentendo voci alimentate che andavano in questa direzione. Il senso di responsabilità rispetto a taluni temi non va confuso con una forma di disponibilità. In sostanza è la maggioranza che deve garantire i numeri. E’ questo il messaggio di Scala, in linea con quanto ha sempre dichiarato nei giorni scorsi.

Sempre dai banchi dell’opposizione, il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Tudisco, invita il sindaco ad una riflessione rispetto all’attuale momento politico. “Il sindaco dice che non svenderà la città – afferma Tudisco – ma ad un anno e mezzo dall’inizio di questa esperienza amministrativa si trova con una maggioranza risicatissima che non farà che rendere la ‘navigazione’ ancor più agitata, con ‘il tiro della giacca’, sempre più segno distintivo dell’amministrazione. È necessaria una riflessione profonda ed essere conseguenziali con quello che si dice”.Appare chiaro ormai che siamo di fronte ad una maggioranza “necessaria”, con il minimo indispensabile per votare gli atti, ma non sufficiente per garantire un progetto politico di medio – lungo periodo. Solo una profonda rigenerazione della proposta potrà rendere possibile un’ inversione di rotta, evitando di sbattere contro il fatale iceberg che porrebbe fine all’esperienza    

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