Nola, lo spettro dello scioglimento aleggia sul Comune. La commissione ministeriale “Bilancio stabilmente riequilibrato approvato fuori termine”

Nola – Il Consiglio comunale a rischio scioglimento. Non è un’ ipotesi campata in aria, ma una possibilità concreta. La “falla” la si può leggere tra le 33 pagine che la commissione ministeriale ha inviato al comune di Nola in cui si richiedono integrazioni e nuovi documenti a corredo del bilancio stabilmente riequilibrato che resta ancora sospeso.

Tra le altre cose, si evidenzia che il provvedimento finanziario in questione non è stato approvato nei termini previsti dalla legge che scadevano prima dell’ intervento della proroga concessa successivamente dal governo. La commissione prima di entrare nel merito delle altre osservazioni sottolinea che ha provveduto “alla segnalazione per l’inosservanza del termine alla Prefettura – ufficio territoriale del governo di Napoli – per il seguito di competenza”.

Dunque, sull’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Minieri, alle prese, come il resto d’Italia con la crisi Covid, e la difficile situazione finanziaria a seguito del dissesto, pende una pesante “Spada di Damocle”.

 Ma nello specifico cosa è accaduto?

Riannodando il nastro della vicenda, emerge che la legge prevede che il Comune che ha dichiarato dissesto finanziario ha novanta giorni di tempo per approvare il bilancio stabilmente riequilibrato a partire dalla decreto di nomina della Commissione straordinaria di liquidazione che risale al 29 ottobre 2019. Il termine scadeva, in questo caso, il 28 gennaio 2020, ma giunti al giorno fatidico nulla è accaduto.

Dal Comune non è partita nemmeno una comunicazione di mancata approvazione indirizzata alla Prefettura in base alla quale, lo stesso Prefetto, avrebbe concesso una proroga di venti giorni al termine della quale, se il bilancio non fosse stato ancora approvato, come prevede la legge, il Consiglio comunale sarebbe stato sciolto (se si segue la stessa interpretazione procedimentale del bilancio di previsione).

Il 17 marzo il governo con un Dpcm ha concesso una proroga a tutti i comuni per approvare il bilancio entro il 30 giugno. Ed è in quest’ultima data che il Comune di Nola ha detto “sì “al proprio inviando, come da procedura per gli enti in dissesto, l’intero provvedimento al vaglio dell’organo ministeriale per ottenere il “disco verde” all’effettiva applicazione del documento finanziario. Ma alla fine il disco del “semaforo” è stato di colore “giallo” con la lunga richiesta di integrazioni e approfondimenti da ottemperare entro il prossimo 30 ottobre.

 Tra le righe, però, si sottolinea il silenzio dell’ente di piazza Duomo al momento della scadenza del termine naturale di approvazione del bilancio che cadeva, come ricordato, il 28 gennaio. Una circostanza che non resterà priva di conseguenze.

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