Nola, M5S spaccato. Giuseppe Tudisco annuncia la propria candidatura a sindaco, ma gli attivisti lo disconoscono “Elezioni non regolari. Non lo abbiamo mai visto”

Nola – E’ bufera sui Cinque Stelle a Nola. Dopo essersi autoproclamati, per mesi, gli interpreti di una politica nuova, fondata sulla partecipazione e la trasparenza, il Movimento sembra essere scivolato, invece, negli stessi metodi e divisioni dell’”Ancien regime”.

Ieri pomeriggio, Giuseppe Tudisco, giovane e noto avvocato della città ha annunciato “Urbi ed orbi “la propria candidatura sotto le insegne dei pentastellati. “Con immenso onore e smisurata emozione, comunico alla città di essere stato votato quale candidato alla carica di Sindaco di Nola per il Movimento5Stelle, previa apposita certificazione. Da tale momento, la forza aggregativa che ci contraddistinguerà sarà dirompente e la felicità sul nostro viso sarà quella di sempre. Cambiare si puo? Cambiare si deve. Uniti. Insieme”. Questo la sua sentita dichiarazione che non ha mancato di slanci emozionali e sentimentali verso l’amata Nola. “L’amore per Nola è viscerale, incondizionato, illimitato.
Lo stesso amore che mi ha sempre spinto a partecipare alla vita associativa della città portando avanti quelli che reputo essere i veri valori della vita e che la mia famiglia mi ha inculcato, amicizia, rispetto, e tradizione.  
Siamo forse giunti oggi ad un punto di non ritorno. Oggi siamo in un momento storico che chiama a gran voce il cambiamento; in una fase di predissesto finanziario che ha colpito la nostra realtà locale per decenni di malapolitica
”.

Ma l’atmosfera fiabesca a “Cinque Stelle” è durata lo spazio di pochi minuti, e quello che doveva essere il giorno dell’investitura, si è trasformato, invece, nella drammatica rappresentazione delle profonde divisioni interne che covavano, ormai da tempo, in seno al Movimento all’ombra dei Gigli. A delegittimare l’indicazione è stata una buona parte degli attivisti che hanno subito “disarcionato” colui il quale sarebbe dovuto essere l’indiscusso condottiero verso il “governo del cambiamento”. Lo accusano di essere un “abusivo” perché eletto con un colpo di mano da “prima repubblica”. “Alle elezioni interne – affermano gli attivisti – svoltesi qualche giorno fa, hanno partecipato anche persone che non ne avevano diritto perché provenienti da altri comuni. Lo stesso Tudisco, noi non lo abbiamo mai visto nelle nostre riunioni”. Insomma, dalle stelle agli stracci. La resa dei conti è rinviata alla procedura di certificazione degli organi centrali del Movimento che dovrà verificare se tutto è avvenuto secondo la “Costituzione grillina”. La vicenda, intanto, si colora anche di un pizzico di giallo. L’attivista storico, Franco Colombo, infatti, pare sia stato presente all’ incontro delle elezioni interne, senza però parteciparvi e da alcuni giorni risulta addirittura non reperibile. Pare per un guasto al telefono. I dissidenti non sono intenzionati ad arrendersi e annunciano una dura battaglia. Nel frattempo, in città c’è grande delusione: la stella del rinnovamento sembra essersi spenta prima di accendersi. Si era sperato in una ventata di politica nuova, ma gli ultimi eventi sembrano restituire “figli di film già visti”. Uno sfaldamento che si sta consumando, inspiegabilmente, sotto gli occhi dei tanti parlamentari pentastellati del territorio che, da tempo, pare abbiano abbandonato il nucleo nolano al proprio destino 

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