Nola, ospedale: De Stefano torna alla direzione. “L’attivazione dell’Obi del Pronto soccorso è la priorità”

Nola – Cambio della guardia alla direzione degli ospedali riuniti dell’area nolana. Al posto di Luigi Stella Alfano è subentrato ormai da qualche settimana Andrea De Stefano. Per quest’ ultimo si tratta di un ritorno dopo circa tre anni in cui è stato lontano dalla difficile plancia di comando dei presidi ospedalieri del territorio.

Sulla scrivania del neo, si fa per dire, direttore vecchi e nuovi problemi sono in attesa di risposte soprattutto per quanto concerne la situazione all’ospedale cittadino del Santa Maria della Pietà. In primo luogo,il nuovo Pronto soccorso: inaugurato da qualche mese ed improntato sul moderno sistema del triage vede ancora inattivo l’Obi, il reparto di osservazione breve che conta nove posti letto. Tutto questo perché a mancare è un’adeguata copertura per quanto concerne il personale. “Si tratta della priorità assoluta a cui dedicare la massima attenzione – afferma De Stefano – Rendere perfettamente attivo l’Obi rappresenta il mio primo obiettivo. Proprio per questo sto attendendo le relazioni che provengono dai vari reparti: una volta recuperati tutti i dati elaboreremo una proposta alla direzione strategica”.

Altra vicenda spinosa è quella relativa alle camere operatorie. Le stesse sono state completate ma non sono ancora funzionanti: a mancare infatti sono gli arredi. “I lavori strutturali sono stati completati – afferma De Stefano – siamo in attesa della consegna degli arredi. Una volta chiusa questa fase potremo avviare la realizzazione delle altre quattro camere operatorie al terzo piano già comprese nell’appalto”. In totale a lavori ultimati l’ospedale sarà dotato complessivamente di ben sei camere operatorie.

Buone notizie giungono dal reparto di emodinamica: a confermarlo è lo stesso De Stefano che assicura come entro il mese l’ospedale avrà una piena copertura per quanto riguarda le emergenze cardiologiche mettendo fine alla stagione dei pericolosi trasferimenti dei pazienti. “Entro il mese di aprile – afferma De Stefano – il reparto sarà attivo: in questo modo avremo un percorso diagnostico finito per le emergenze cardiologiche: un traguardo non da poco”.

Altra spinosa questione è quella che riguarda alcuni locali del terzo piano sottoposti a chiusura dopo un controllo dei Nas. “Per quanto concerne questa vicenda – afferma ancora De Stefano – ho chiesto un quadro dettagliato della situazione al competente ufficio tecnico al fine di avviare gli opportuni interventi di risanamento così da poter riaprire gli ambienti alla degenza”.

Il quadro delle criticità del Santa Maria della Pietà è certamente complesso e non sfugge alla difficile situazione che riguarda l’intera sanità della Regione. Il nosocomio resta nonostante le difficoltà uno dei punti di riferimento più importanti sull’asse Napoli – Avellino con un’ utenza di circa 500.000 abitanti. Proprio per questo l’auspicio di tutti è quello che quanto prima i progetti in cantiere siano completati nel più breve tempo possibile. E di questo ne è ben consapevole lo stesso direttore De Stefano. 

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