Nola, sede università: “scoperta” la zona G, la giunta propone al Consiglio un permesso a costruire in deroga

Nola – Ora è ufficiale: il comune di Nola nega il permesso a costruire alla Vim, società incaricata di realizzare la sede nolana della Parthenope, in un’area individuata, dopo la manifestazione di interesse dell’ateneo, in via Madonne delle Grazie.

L’avvio del procedimento di diniego è stato attivato già qualche giorno fa (15 febbraio 2021) ed è richiamato anche nella delibera di giunta dell’altro giorno nella quale si formula una proposta al Consiglio comunale per uscire dall’impasse.  

Ma su cosa si fonda il diniego del permesso a costruire, presentato dalla citata società il 3 luglio 2020 avente ad oggetto “realizzazione di Università degli studi di Napoli Parthenope – sede di Nola”?

Dalle premesse evidenziate dal dirigente si afferma che l’ufficio competente, dopo un approfondimento istruttorio, è venuto a conoscenza dell’esistenza di una zona specifica – presente nel Piano regolatore – destinata all’edilizia universitaria, (in gergo tecnico zona G) a seguito di una variante approvata nel 2016. Si tratta in pratica dell’ area della Caserma Cesare Battisti. Una “scoperta” avvenuta in  maniera piuttosto tardiva – dopo un’ iniziale parere positivo di procedibilità (1 dicembre 2020) –  nonostante da mesi la circostanza sia stata richiamata più volte sia dal comitato civico “Movimento per Nola” sia dalla stessa opposizione. Del resto, era proprio su questo aspetto che persistevano molteplici perplessità su via Madonne delle Grazie che si trova invece in zona H.

Con la presenza di una zona “G” non è quindi possibile realizzare altrove una sede universitaria. Ed è qui che i problemi si infittiscono. L’università ha già motivato -attraverso la Vim – che l’area delle “Casermette” non sarebbe funzionale alle proprie esigenze, evidenziando come a sua volta l’ateneo è vincolato ad una serie di parametri per il finanziamento dal Ministero competente.

Ed allora come uscire da questa situazione di stallo, tutelando la conformità urbanistica con l’evidente volontà di consentire all’università di realizzare a Nola la propria sede?

La delibera di giunta propone, a tal proposito, al Consiglio comunale una soluzione. La stessa, in pratica, si baserebbe sull’adozione di un “Permesso a costruire in deroga”, per consentire la realizzazione sempre a via Madonna delle Grazie che l’ateneo ritiene essere il sito maggiormente idoneo rispetto ai propri standard tecnici. Tutto questo in ragione del pubblico interesse dell’intero progetto.

Tra le ipotesi migliorative, l’istituzione di una navetta – La stessa Vim per superare le eccezioni sollevate circa le criticità relative alla viabilità ha previsto come proposta migliorativa anche l’istituzione di una navetta (i cui costi di servizio sarebbero a proprio carico per i primi due anni) di collegamento con i principali parcheggi pubblici della città oltre che con le due stazioni ferroviarie.

Ora la “patata bollente” passa al Consiglio comunale, dove la maggioranza ha sempre numeri risicati e lo scontro sin da ora appare molto duro. 

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