Nola, tentato scioglimento del consiglio comunale, Uniti per il territorio “Non abbiamo mai partecipato ad alcuna riunione per sfiduciare il governo cittadino”

Nola – Un “golpe” per mandare a casa anzitempo l’amministrazione Biancardi finito in un flop.

Un tentativo di spallata messo in campo da una parte dell’opposizione che ha cercato sponda in alcuni consiglieri della maggioranza. E su quali consiglieri della coalizione di governo abbiano vestito l’altro giorno i panni dei potenziali “biancardicidi” la vicenda al momento sembra essere tinta di giallo.

Secondo le indiscrezioni a dare disponibilità ad apporre le firme che avrebbero potuto decretare la fine dell’amministrazione sarebbero stati anche alcuni consiglieri della lista Uniti per il territorio che però smentiscono categoricamente.

“Piena fiducia al sindaco di Nola Geremia Biancardi nei cui confronti il nostro sostegno non é mai stato messo in discussione”: E’ quanto dichiara Salvatore Notaro, capogruppo consiliare di Uniti per il territorio a nome dei componenti dello schieramento di maggioranza Carmine Pizza, Raffaele Giugliano ed Antonio Tufano oltre che dell’assessore di riferimento Luciano Parisi.
“Non abbiamo mai partecipato – specifica Notaro – ad alcuna riunione con l’opposizione per sfiduciare il governo di centro destra ed il primo cittadino. Ribadiamo pertanto, così come già sottolineato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, che nonostante voci artatamente messe in circolazione, noi siamo e resteremo nell’attuale maggioranza per averne condiviso fin dalla nascita il progetto di sviluppo e rilancio della nostra città. Altri tipi di logiche non appartengono al nostro stile ed al nostro modo di intendere la politica”.

 

 

Dunque al momento i dettagli della vicenda restano ancora avvolti dal mistero. Quello che è certo è che il tentativo di determinare lo scioglimento del consiglio comunale c’è stato. L’appuntamento per tutti i “biancardicidi”era stato fissato in un noto studio notarile dell’agro nolano. Sette sicuri gli esponenti dell’opposizione pronti a firmare: tutti tranne i consiglieri Scala e Vecchione. Di atto irresponsabile parla il capogruppo di Forza Italia.

Amministrare significa gestire – afferma Nappi – questo è il senso del mandato elettorale che non è certamente finalizzato a rassegnare le proprie dimissioni. E le ultime amministrative hanno ben decretato chi è deputato ad amministrare. Se poi tra quanti si sono fatti promotori di questa grave iniziativa pensano che in questo momento il bene della città passi attraverso le dimissioni, inizi a rassegnare le proprie. E’ necessario recuperare senso di responsabilità: come non si può pensare che lo scioglimento di un consiglio comunale democraticamente eletto non rappresenti una vera e propria iattura. Con l’arrivo del commissario, ad esempio, potrebbe determinarsi l’innalzamento anche massimo delle aliquote perché questa potrebbe essere individuata come unica i strada per far quadrare i conti Inoltre va detto che è il consiglio comunale il luogo deputato per il confronto politico, non certamente queste imboscate” .

Fra venti giorni è attesa l’approvazione del bilancio di previsione: vedremo per allora se questa vicenda avrà lasciato degli strascichi e se avrà determinato nuovi equilibri politici così come da più parti si vocifera.

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