Nola, via Polveriera: il tratto dell’alveo Quindici è una discarica a cielo aperto. Rischio di esondazione in caso di pioggia, cittadini esasperati

Nola – Il peggioramento delle condizioni atmosferiche e la pioggia avutasi in particolare nella giornata di domenica ha riportato alla stretta attualità, la questione relativa agli allagamenti e della cattiva manutenzione del territorio sul piano idrogeologico.

La “zona rossa” riguarda questa volta la zona di via Polveriera e di via Saccaccio, arterie attraversate da un tratto dell’alveo Quindici. La parte in questione del canale si presenta come una vera e propria discarica a cielo aperto: all’interno rifiuti di ogni genere, finanche ingombranti. I residenti più volte hanno chiesto l’intervento degli organi competenti affinché si operasse una bonifica e la rimozione del materiale che tra le altre cose è anche fonte primaria del proliferare di insetti e ratti, molto spesso “ospiti indesiderati” delle abitazioni circostanti, creando così anche le condizioni per uno stato igienico – sanitario in certi casi addirittura precario. Ma soprattutto il pericolo diviene concreto in caso di pioggia: il decorso dell’acqua pluviale, raccolta anche in altre zone , passando per quella parte ostruita del canale non può che esondare fino alla carreggiata stradale oltre che danneggiare con il suo carico di melma mista a spazzatura anche i fondi circostanti.

Dopo mesi di segnalazioni, di richieste di intervento nulla ancora è accaduto. I cittadini di via Polveriera e via Saccaccio dovranno ancora convivere con questa situazione. Domenica scorsa durante l’annunciata precipitazione non sono mancati i disagi, ampiamente prevedibili, a causa della totale assenza di un intervento di pulizia preventivo. Solo l’intervento dei Vigili del fuoco ha evitato il peggio riuscendo, con un lavoro paziente, a far defluire l’acqua piovana, nonostante il tappo creato dai rifiuti presenti nel canale.

Come sempre i residenti colpiti dal problema restano vittime del rimbalzo di responsabilità, visto che i Regi Lagni sono di competenza regionale e l’ amministrazione locale non a titolo per agire. Dall’altro canto, l’ente di Palazzo Santa Lucia, da sempre è completamente manchevole sul piano della manutenzione ordinaria. Un circolo vizioso interrotto solo da sporadici interventi per somma urgenza che non cambia la sostanza delle cose dove l’emergenza regna sovrana.

“Così non possiamo andare avanti – ci dicono i residenti di via Polveriera – sono mesi che chiediamo un intervento per la rimozione dei cumuli di rifiuti presenti sul letto del canale: fino a questo momento nessuna risposta è arrivata ed ogni goccia d’acqua che cade giù fa aumentare le nostre preoccupazioni perchè ben consci dei danni che potremo subire”.  E cosa può accadere nel caso di pioggia intensa e in una situazione in cui l’alveo è intasato di materiali di vario tipo, lo hanno sperimentato sulla propria pelle, alcuni mesi fa, i residenti di via Masseria Sarnella diversi dei quali si sono visti completamente invasi da melma, fango, e rifiuti esondati, in quella circostanza, dal vicino alveo Casamarciano. Diversi cittadini hanno subito danni stimabili per varie decine di migliaia di euro: c’è chi ha perso gran parte dei mobili, degli elettrodomestici, e persino la stessa auto. Uno scenario che potrebbe, purtroppo, ancora ripetersi se non si addiviene ad una gestione degli alvei improntata alla manutenzione ordinata e periodica. Per ora si può solo sperare che piova il meno possibile.

 

 

 

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