Parte il Conte Bis, il Presidente del Consiglio incontra le associazioni che rappresentano il mondo delle disabilità

Roma -Al via del Conte Bis, il Presidente del Consiglio incontra anche le associazione del Terzo settore e del Volontariato. Tra queste, anche quella relative alla categoria sociale, dando sostanza al punto sei del programma definitivo del cosiddetto governo giallo-rosso, inerente soprattutto le problematiche legate al tema della disabilità.

Di particolare interesse è stato il tavolo svoltosi insieme alla “FAND” guidata dal Presidente Nazaro Pagano, che tutela e rappresenta oltre il 60% della popolazione con disabilità attraverso le sigle di ANMIC, ANMIL, ENS, UICI, UNMS, ANGLAT e ARPA, e la “FISH” (Federazione Italiana superamento dell’Handicanp), quest’ultima guidata dal Presidente Vincenzo Falabella.

Il Presidente della FANDha spiegato che la “frammentazione degli interventi, scarsità e perenne incertezza delle risorse destinate ogni anno ai disabili rappresentano a nostro giudizio criticità inaccettabili del nostro Paese”, aggiungendo di aver “chiesto l’impegno del nuovo Esecutivo per restituire efficienza al nostro Welfare, oramai inadeguato anzitutto rispetto ai problemi crescenti legati all’invecchiamento della popolazione e al previsto aumento delle persone non autosufficienti. Solo migliorando e rifinanziando il Welfare si potranno sostenere anzitutto i disabili gravi e le loro famiglie. In particolare quelle migliaia di caregiver (quasi sempre genitori o figli) che in solitudine suppliscono ogni giorno alle gravi carenze del nostro sistema assistenziale.”

Nel corso dell’incontro, la FAND ha evidenziato le tante emergenze rimaste irrisolte nel mondo della disabilità, consegnando un documento tecnico che riassume, nell’ottica della Convenzione ONU, le richieste articolate su 7 diverse aree tematiche:

PENSIONI DI INVALIDITA’: si chiede aumento graduale delle pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese, partendo da coloro che si trovano in condizioni certificate di gravità e/o pluridisabilità.

LAVORO: sviluppo di modelli occupazionali (con l’utilizzo di innovazioni metodologiche e tecnologiche) adeguati alle specifiche tipologie di disabilità, valorizzandone le abilità e le professionalità.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE: adattare strutture, sistemi didattici e formativi degli istituti di ogni ordine e grado (Scuole, Università, CFP) alle specificità delle persone con disabilità, al fine di ridurre sensibilmente i livelli di esclusione sociale e occupazionale.

REALIZZAZIONE DI UN CODICE UNICO PER LE DISABILITA’ (attraverso una Legge Delega): rendere più organico l’attuale sistema normativo, per ridurre la stratificazione normativa esistente, che pregiudica la certezza del diritto.

CAREGIVER FAMILIARI: riconoscere il ruolo centrale del Caregiver familiare che sceglie di prendersi cura del proprio congiunto con disabilità, attraverso un quadro giuridico che ne riconosca i diritti e crei adeguate misure di sostegno.

ACCESSIBILITA’ e MOBILITA’: adeguare la normativa in vigore, sviluppare modelli ed interventi volti a migliorare la mobilità ed il trasporto, eliminare tutte le barriere culturali, architettoniche, senso percettive, della comunicazione, digitali, che sono ad oggi ostacolo all’inclusione delle persone con disabilità.

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: uniformare e semplificare le procedure ed i servizi pubblici e privati, per facilitare l’accesso alle persone con disabilità e alle loro famiglie “.

Non meno efficace ed importante l’intervento di Vincenzo Falabella che, ringraziando Conte per il coinvolgimento e sulla stessa linea di Nazaro Pagano, ha elencato le tante sfide ancora aperte sul mondo della disabilità, richiamando in particolare l’esigenza di mettere finalmente in essere l’articolo 3 della Costituzione Italiana che cita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali

di Maria Rosaria Ricci

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