Sneijder gela la Juventus

Inferno bianco sul Bosforo. La trasferta a Istanbul della Juventus si è conclusa così, come un fantasy-thriller che fa nevicare sul Bosforo e che all’ultima inquadratura finisce male, con Wesley Sneijder nei panni dell’assassino. La corsa in Champions League dei bianconeri si è persa sotto una tanto anomala quanto spietata neve d’Oriente, contro un Galatasaray oggettivamente inferiore che però, soprattutto grazie al risultato ottenuto a Torino, accede agli ottavi di Champions con 7 punti, contro i 6 della Juventus. Dei loro 7 punti in classifica, i turchi ne hanno conquistati ben 4 contro la Juve. 

Quella a Istanbul della Juventus non è stata una trasferta, ma un incubo in chiave meteo. Cominciato il giorno prima, quando a causa della troppa neve l’arbitro portoghese Proenca aveva (giustamente) deciso che non c’erano le condizioni per continuare a giocare e aveva sospeso la gara. Correva il 31′ minuto. Da quello stesso minuto la partita è ricominciata, ma rispetto alle condizioni del giorno prima le condizioni del campo erano, se possibile, addirittura peggiorate: le linee del tracciato del campo erano visibili, ma al manto erboso si era sostituito il pantano. Per la Juventus, superiore ai turchi per tecnica e qualità, è stato un inferno di colore bianco che all’85’ si è trasformato nel peggiore degli incubi: Wesley Sneijder, olandese trapiantato sulle sponde del Bosforo, ha trovato la forza e la fortuna di piazzare un diagonale che non ha trovato opposizione alcune, andando ad infilarsi dritto dritto alle spalle di Buffon. La palla è passata tra le gambe di Bonucci, non ha trovato pozzanghere di sorta lungo la sua corsa e si è infilata alle spalle di Buffon passando nell’unico angolo possibile per tradursi in gol.

“Questo non è calcio!” aveva urlato Antonio Conte all’arbitro nell’intervallo della gara. Ma la Champions League, con le sue regole ferree e i vincoli imposti da sponsor e tv, non aveva scelta: neve o non neve, lo spettacolo del calcio deve continuare. La partita si doveva giocare, e si è giocata. In quelle condizioni non ha vinto il migliore, ma il più fortunato. Perché Galatasaray-Juventus non è stata una partita di calcio, ma una sorta di lotta nella Turkish Arena tra calciatori-gladiatori chiamati a contendersi il pallone colpo su colpo, sotto una nevicata costante, a tratti sferzante. “In queste condizioni non era calcio, era un’altra cosa – ha detto Conte a fine partita – Non si è giocato su un campo, ma su un pantano. Era pericoloso giocare ieri, era pericoloso giocare oggi. L’ho detto all’arbitro e ai delegati Uefa. Detto questo, la qualificazione non ce la siamo giocata oggi ma nelle partite precedenti”. Per la Juventus parlare di bagno turco freddo è cinicamente ironico, ma a Istanbul questo è successo: una doccia siberiana sulle sponde del Bosforo, che potrebbe avere conseguenze sul campionato

Juve fuori a gironi rischia scudetto – La Juventus esce per la terza volta nella storia dalla Champions League al termine della fase a gironi, da quando esiste questa formula: i precedenti si riferiscono al 2000-’01 e 2009-’10 quando, rispettivamente, fu ultima con 6 punti alle spalle di Deportivo La Coruna (10), Panathinaikos (8) ed Amburgo (6, ma in vantaggio per scontri diretti) e finì terza con 8 punti alle spalle di Bordeaux (16 punti) e Bayern Monaco (10 punti). Ora, secondo la cabala, la Juventus rischia anche lo scudetto, pur essendo – al momento – prima in campionato: nelle stagioni 2000-’01 e 2009-’10, infatti, i bianconeri non vinsero il titolo tricolore, finendo nel primo caso secondi alle spalle della Roma e settimi con Inter campione d’Italia. (Ha collaborato Football Data).

Tre stop su tre – Incredibile coincidenza: per la terza volta Galatasaray e Juventus finiscono nello stesso girone di Champions e la gara che si deve giocare a Istanbul o viene rinviata o – come stasera – sospesa. Il 25 novembre 1998 la gara in programma a Istanbul viene rinviata per il “caso Ocalan”, il terrorista turco ospitato in Italia. La gara fu recuperata sette giorni dopo, sempre in Turchia, e si chiuse sull’1-1. Cinque anni dopo, nel 2003, sempre il 25 novembre, la gara che si doveva disputare ancora ad Istanbul, venne pure rinviata, stavolta per motivi di sicurezza in seguito agli attentati che nei giorni precedenti avevano sconvolto la capitale turca con morti e feriti. Anche in questo caso il recupero fu sette giorni dopo, ma la partita venne spostata a Dortmund, in Germania, per motivi di sicurezza e la gara venne vinta dai turchi per 2-0. Stasera, lo stop dopo mezz’ora per la nevicata che ha colpito la metropoli turca. (Ha collaborato Football Data).

 

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