Ad Arturo Sepe assegnato il Premio città di Napoli “Libero Bovio” per Cultura e Spettacolo

Napoli – La cerimonia di premiazione della VI edizione del premio internazionale “Città di Napoli” – Memorial “Libero Bovio”, promossa dal cavaliere Domenico Cannone, presidente dell’Accademia Internazionale Partenopea Federico II, si è tenuta lo scorso 12 Novembre al complesso monumentale “San Severo a Pendino” in via Duomo a Napoli.

 

A ricevere il premio, sezione “Cultura e Spettacolo”, il camaleontico attore bruniano Arturo Sepe, per essersi distinto come “Portatore Sano di Cultura e Teatro”,  anche grazie al suo spettacolo itinerante “Pierino  & il Lupo ai piedi del Vesuvio”, dove si esibisce  insieme alla “Bizzarra Ensemble Musica e Teatro”, intrecciando l’opera Russa di Prokofiev con la Classica Napoletana, in una esilarante ed inedita farsa metropolitana.

 

Non solo cinema per l’attore nolano, che dopo aver interpretato il ruolo di ‘Angioletto’ in Gomorra –  la serie, fa il giro della Penisola raccogliendo unanimi consensi positivi. Insieme al Sepe ad essere premiati anche l’attore Remo Girone con premio alla Carriera e Lele Mora con premio per il Sociale. Durante l’evento sono intervenute delegazioni internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Svizzera, Spagna, Ucraina, Georgia, Somalia, Crimea, Marocco e Tailandia.

 

La rassegna si è svolta con la partecipazione di personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e del mondo accademico.  Il premio è intitolato a Libero Bovio, poeta, scrittore, drammaturgo, giornalista e autore di diverse celebri canzoni in lingua napoletana, che ha contribuito ad arricchire e a rendere unico il patrimonio culturale della nostra città.

 

“Sono molto soddisfatto e lusingato di come si sta svolgendo la mia carriera di attore cinematografico e teatrale”, ci confida l’artista nolano. “Mi compiaccio di aver ricevuto un riconoscimento così importante insieme a personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo, quali Remo Girone e Lele Mora. Ciò mi responsabilizza ancora di più e mi coinvolge particolarmente nel ruolo di “vettore di sana cultura” di cui vado fiero, anche per avere l’opportunità di portare il nome  del nostro territorio in giro per l’Italia in modo propositivo e concreto, allo scopo di contrastare con l’arte le cattive congetture che ci attanagliano tutti i giorni. Vedi gli episodi criminosi o la crudele problematica  della terra dei fuochi. L’arte, lo spettacolo – conclude il Sepe – di qualunque disciplina essi siano, danno sempre segnali positivi per il futuro. Io proverò sempre a fare la mia parte, in merito”.

 

  

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