Brusciano alza la voce e una barriera civile contro la barbarie ambientale

Brusciano – A Brusciano venerdì 25 ottobre una straripante fiumana popolare ha inondato di luce e riflessione una porzione della “Terra dei Fuochi” che, diversamente dal fuoco distruttore innescato da un connubio di forze del malaffare, ha portato con una simbolica fiaccolata all’illuminazione di un impegno e di una civile rivendicazione, di tutta la Comunità locale, per un ambiente sano e protetto.

La marcia cittadina sinergicamente promossa dall’Amministrazione Comunale di Brusciano, Sindaco Avv. Giuseppe Romano e dalla Chiesa, Parroco Don Salvatore Purcaro

A migliaia hanno risposto all’appello delle due autorità, civile e religiosa, a rappresentare la partecipazione massiccia della scuola, delle famiglie, del mondo del lavoro e delle professioni, dell’associazionismo locale. Non sono state contemplate né programmate sponsorizzazioni politiche o partitiche di qualsiasi appartenenza.

Lungo il percorso dalla Chiesa Patronale di San Sebastiano Martire alla Casa Comunale si è sfilato in silenzio come in preghiera per concretizzare la riuscita “manifestazione di interesse sociale per porre l’attenzione sul problema del danno ambientale che coinvolge i nostri territori” .

Il mondo della scuola, degli Istituti Dante Alighieri, Guido De Ruggiero e De Filippo, era presente con il corpo docenti, operatori amministrativi e la colorata presenza dei ragazzi e delle ragazze, con il dirigente scolastico dott. Luigi Gesuele e la dirigente Fortuna Parma insieme a tutti loro e sempre in prima fila nell’impegno civico. Tantissimi ragazzi con i loro cartelloni e striscioni recanti il loro pensiero: “Dio ha creato un mondo meraviglioso difendiamolo; Vorrei che il Cancro fosse solo un segno zodiacale; Ripulite la Nostra Terra dai Veleni; Chi uccide la natura uccide le persone; Noi siamo il futuro non rovinatecelo; Salviamo questa Terra dei Fuochi”.

Don Salvatore Purcaro richiamando la “Gaudium et Spes” del Concilio Vaticano II  ha invitato tutti a “vivere il dono del sapere leggere il segno dei tempi alla luce del Vangelo. Con uno sguardo sapiente si valutano le circostanze e le situazioni  e così capiremo che il problema dell’ambiente e dei rifiuti non nasce per caso, è perché non abbiamo attivato la nostra capacità di giudizio. I tumori non sono castighi o punizioni di Dio, ma sono causati da altri. I nomi dei responsabili saranno giudicati dalla Magistratura; i nomi dei nostri defunti sono accompagnati dalla nostra preghiera. E da cristiani dobbiamo andare oltre, aprire le menti per scoprirci figli di Dio e fratelli tra noi e, tutti insieme, poter non essere folla, ma popolo davanti a Dio”.

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