Emergenza Covid, barbieri e parrucchieri “Insostenibile apertura il primo giugno, così si favoriscono gli abusivi. Gli operatori pronti con un protocollo di sicurezza”

Nola – Secondo il cronoprogramma scandito dal governo, i barbieri, gli acconciatori, e i parrucchieri, dovranno riprendere le proprie attività il prossimo primo giugno. Più che una data, il termine appare una chimera. Ancora un mese di attesa prima di ripartire: l’intera categoria è ormai già da tempo in profonda difficoltà ed un procrastinare dell’attesa appare insostenibile per gli operatori.

 Molti di loro non sembrano volersene stare con le mani in mano e stanno provando ad organizzarsi affinché le autorità preposte possano rivedere le proprie determinazioni e consentire un’apertura già dalla prossima “finestra” del 18 maggio.

Naturalmente, si rendono conto delle difficoltà generali e della particolarità della loro attività, e proprio per questo hanno anche elaborato una piattaforma di proposte che contemplano modalità e dispositivi per garantire piena sicurezza agli stessi barbieri e naturalmente ai clienti. Ma gli operatori del settore chiedono un sensibile anticipo della riapertura rispetto a quanto già previsto non solo per arginare una indubbia crisi economica ma anche per contenere il dilagare del fenomeno dell’abusivismo. In tanti, sembrano essersi improvvisati acconciatori, prestando a domicilio la loro opera senza rispettare alcuna norma di sicurezza, senza garantire alcun principio di professionalità. Un’anarchia che potrebbe rappresentare anche un potenziale, ma concreto fattore di trasmissione del contagio. Anche a Nola il problema è molto sentito.

La situazione è sotto gli occhi di tutti – afferma Salvatore De Maio, titolare di un salone di barberia e acconciature maschili in via San Massimo – il governo non ci permette di riaprire prima del primo giugno e nel frattempo, inevitabilmente, gli abusivi aumentano, operando senza alcuna misura di sicurezza, divenendo potenziali vettori del virus. Insieme ai miei colleghi, riteniamo che non si sono approfondite tutte le soluzioni per poter consentire una riapertura, tra l’altro richiesta da un gran numero di clienti che ne avvertono l’esigenza, e proprio per questo, abbiamo elaborato un protocollo di sicurezza che abbiamo inviato alle autorità preposte”.

Sempre Salvatore illustra quali sono i punti fondamentali della proposta “In particolare – continua Salvatore – prevediamo solo ingressi su prenotazione una persona alla volta, massimo due, a seconda delle dimensioni del negozio, con la formula di un cliente per ogni operatore. Si può prevedere ancora un orario continuato dalle 8,00 alle 18,00;ed ancora un kit per il cliente comprensivo di guanti monouso, mascherina monouso, mantellina taglio monouso, copri-scarpe monouso. Il kit per l’operatore avrebbe oltre a quanto utilizzato dal cliente anche una visiera protettiva. Inoltre, lo stesso salone sarà dotato di uno specifico kit con igienizzante all’ingresso prima che il cliente entri, sterilizzazione ‘Uvc’ per attrezzi e spazzole da lavoro, sanificazione degli ambienti disinfettazione ripetuta degli strumenti con spray virucida, pulizia costante della postazione da lavoro

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