Festa dei Gigli, presentato alla comunità nolana il manifesto 2018. Fondazione: “Continua il nostro percorso di condivisione con le associazioni ed i protagonisti della kermesse”

Nola – Presentato, anche alla comunità nolana, il manifesto ufficiale della Festa dei Gigli 2018. La manifestazione si è svolta, ieri pomeriggio, al Museo archeologico alla presenza della cittadinanza, dei rappresentanti delle associazioni e dei maestri di festa. Presenti anche diversi allievi dell’Accademia di Belle arti e l’autrice dell’ elaborato vincitore, Sarah Riccio.

“L’ elaborato di Sarah Riccio – afferma don Lino D’Onofrio a nome dell’intero Consiglio di amministrazione della Fondazione – allieva dell’Accademia di Belle arti di Napoli, è frutto di un lavoro accurato, capace di rielaborare, con immediatezza e tratto innovativo, gli elementi simbolici più significativi della millenaria tradizione. Il percorso di sinergia tra Fondazione Festa dei Gigli e Accademia, ancora una volta, è occasione di crescita e di slancio verso l’alto per la nostra kermesse. Voglio in particolare ringraziare il direttore del museo archeologico, l’architetto Giacomo Franzese, per la collaborazione e le associazioni intervenute”. Presenti a questo momento, quasi tutte le associazioni cittadine che da tempo condividono un percorso comune con la Fondazione Festa dei Gigli in particolare, Pro – loco, Contea nolana, Gli Innamorati della Festa, il Memorial Luigi Scotti, M.u.s.a, l’associazione teatrale “Pipariello”, l’associazione “Gli amici del Marciapiede”, ed il gruppo “Noi che amiamo Nola”.

L’evento è stato impreziosito anche dall’intervento del professor Francesco Manganelli che ha decodificato alcuni aspetti della Festa legati al suo divenire, al suo fascino ancestrale, alla sua forza aggregatrice. 

Non ha fatto mancare la sua presenza anche il sindaco Geremia Biancardi che ha sottolineato il lavoro svolto dalla Fondazione, indirizzato sempre verso una maggiore crescita della kermesse, e l’assessore ai Beni culturali, Cinzia Trinchese che ha significativamente rimarcato il valore artistico del manifesto. 

 

di Nicola Compagnone

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