Il sistema pubblico di identità digitale: verso un’ unica password

L’inarrestabile diffusione di servizi erogati via web sta facendo proliferare la formazione di identità elettroniche, o digitali. Chiunque oggi utilizzi i servizi che Internet offre, per motivi professionali o per svago, possiede conseguentemente diverse identità digitali, tanto diverse tra loro quanto lo sono i servizi nei quali esse vengono utilizzate. Questo sempre più affermato modo di identificarsi ed autenticarsi per utilizzare i servizi della rete, da una parte carica i gestori dei portali di dati relativi agli accessi dall’altro carica l’utente finale che si trova a dover ricordare numerose combinazioni di ID e password tanti quanti sono i portali a cui è iscritto.

Consegue quindi la necessità di adottare tecnologie che favoriscano sia i service provider che gli utenti. La pubblica amministrazione è stata alla ricerca di nuove tecnologie web e nuovi standard per cercare di dare una risposta a questo accumularsi di identità digitali, nel rispetto dei criteri di usabilità, interoperabilità e privacy.

Nel passato i pochi sevizi internet esistenti e le poche persone collegate alla rete davano agli operatori della sicurezza informatica sicuramente meno grattacapi rispetto al presente. Con il progresso delle tecnologie e con la possibilità di entrare in rete molto facilmente da qualsiasi dispositivo in qualsiasi luogo, sempre più persone hanno la possibilità di accedere a molteplici servizi tramite i quali condividono consapevolmente, talvolta inconsciamente, le proprie informazioni su canali di comunicazione potenzialmente non sicuri. L’opportunità che poteva avere un cittadino degli anni ‘80 di isolarsi dal mondo circostante oggi non è neppure presa in considerazione, siamo a stretto contatto con il progresso. Tutti noi abbiamo il bisogno di poterci collegare a tutto e a tutti in qualsiasi momento, per i motivi più disparati.

Nei rapporti economici odierni non si può più prescindere dall’avere rapporti digitali immediati tra, ad esempio, i fornitori e le aziende, tra i vari uffici che gestiscono un canale commerciale e ancora tra i vari uffici che gestiscono il rapporto con la clientela. Questi servizi che esistevano comunque qualche decennio fa, oggi hanno cambiato le loro caratteristiche e si basano soprattutto sui canali multimediali che sono più veloci più diretti e più economici. Qualsiasi organizzazione o struttura ha bisogno di connettere tra di loro le proprie unità con l’interconnessione dei propri interlocutori.

di Leonardo Perretta

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