Nola, crisi politica: accordo in bilico anche dopo il vertice di maggioranza. Minieri chiede ulteriore pausa di riflessione: decisivo il tavolo di domani (Lunedì)

 
Nola – Come il passo del gambero: uno avanti e due indietro. Potrebbe sintetizzarsi così la situazione politica all’indomani dell’atteso vertice di maggioranza, svoltosi l’altra sera. Alla vigilia era stata annunciata anche una possibile proposta che il dimissionario sindaco Gaetano Minieri avrebbe illustrato al tavolo, ma gli eventi che hanno segnato le ore immediatamente precedenti all’ incontro di maggioranza, in particolare lo scontro a distanza tra lo stesso  primo cittadino ed il consigliere comunale Angelo Siano (Uniti per Nola), hanno fatto precipitare nuovamente la situazione che già di per sé era molto difficile.
L’incontro, seppur carico di aspettative, non solo si è risolto in nulla di fatto ma ha acuito ancor di più la tensione: più che acqua, si è gettata abbondante benzina sul fuoco.  
Lo stesso sindaco Gaetano Minieri non nasconde la propria insoddisfazione, commentando l’esito dell’incontro di maggioranza “Quelli che seguiranno saranno giorni di ulteriore riflessione per verificare se vi sono le reali condizioni per continuare l’esperienza oppure dovrò trarre le conclusioni che il progetto di rinnovamento che avevo in mente non può essere realizzato”.
Ma quali sono le distanze in campo? Il sindaco Gaetano Minieri più volte ha ribadito che la sua sindacatura si giustifica solo se si resta fedeli ad una reale di volontà di svolta e di discontinuità rispetto al passato. Questo significa, tornando alla giunta, che il parametro numerico non rappresenta il solo criterio con il quale costruire il governo cittadino: in gioco entrano anche altri valori per garantire una reale agibilità operativa per sviluppare un programma nell’interesse della comunità. Per il primo cittadino se tutto questo non sarà possibile, si dichiara pronto anche a gettare la spugna. Intanto la cittadinanza si schiera tutta a favore della fascia tricolore, non comprendendo il perché di una crisi politica che interviene, tra l’ altro, in un momento molto difficile per la città con l’emergenza Covid che si sovrappone alla  precaria situazione delle casse comunali, rese ancor più fragili dallo stato di dissesto (per l’amministrazione Minieri, considerata scelta inevitabile) e dalla mancata approvazione del bilancio che costringe l’ente a procedere in regime dei dodicesimi.
Il tavolo dell’altro sera si è sciolto senza una reale determinazione con il sindaco che ha chiesto un’ extra – time per entrare nel cuore delle questioni. Il nuovo “conclave” è fissato per lunedì prossimo. In molti auspicano che possa essere un incontro risolutivo o che almeno segni qualche avanzamento. Ulteriori passi indietro ed il tempo utile per ritirare le dimissioni che scorre inesorabilmente, rischiano, seriamente, di riportare drammaticamente l’amministrazione, come in un “gioco dell’oca”, alla casella del punto di partenza: quello delle nuove elezioni. Dopo meno di un anno, sarebbe una pesante sconfitta per un progetto politico salutato all’inizio con grande entusiasmo e speranza.

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