Nola, crisi politica: dal “conclave” di maggioranza non arriva la fumata bianca. La proposta del sindaco sarà valutata dalle liste

Nola – Una “fumata grigia” è quella che si intravede dall’ultimo “conclave” di maggioranza svoltosi l’altra sera. Non c’è stato il fatidico “habemus”, ma si è respirato certamente un clima più sereno e disteso. L’accordo è ancora lontano e la strada che porta al ritiro delle dimissioni del sindaco resta in salita, ma quanto meno, adesso c’è una piattaforma su cui confrontarsi.

Sostanzialmente, l’ultimo vertice ha segnato un passo in avanti verso il superamento dell’impasse avvitata da tempo sulla composizione della giunta politica. All’attenzione del tavolo, la proposta del sindaco che come annunciato da diverse indiscrezioni dei giorni scorsi avrebbe avanzato un’ ipotesi di distribuzione delle deleghe non più basato solo sul criterio” numerico” ma anche su altri parametri.

Il primo cittadino, infatti, avrebbe chiesto per sé due posizioni in giunta, un uomo e una donna, di sua stretta fiducia. Per la componente maschile è già blindato il nome di Ruggiero Iovino, mentre per la componente femminile bisognerà ancora verificare il tipo di scelta da operare. Se passasse questo principio, le liste dovrebbero ripartirsi le restanti cinque posizioni. A questo punto, potrebbe prendere forma lo schema, già filtrato da voci di corridoio, di un “modulo” già denominato del “2-2-2”.

In particolare, due assessori (un uomo e una donna) a Uniti per Nola che confermerebbe anche la delega a Piazzola, due assessori a Più Nola con la conferma, anche in questo caso, della delega a Polvica, un assessore a Nola Democratica a cui si aggiungerebbe anche la presidenza del consiglio. Due assessori, come detto, sarebbero in quota al sindaco, mentre alla lista 801 gli verrebbe riconosciuto un importante incarico di gestione.

Questo è lo scenario generale che però dovrà essere verificato sul campo. Già da ieri sono iniziati anche gli incontri “bilaterali” tra sindaco e le singole liste finalizzati a comprendere se i termini così rappresentati possano essere sufficienti a reggere il telaio di un accordo che non sia solo momentaneo, ma possa garantire una fase di stabilità e di governabilità. C’è tempo fino a lunedì prossimo per arrivare alla sospirata “fumata bianca”.

Per ora restano secretati i nomi che dovranno “riempire” le singole caselle. Anche su questo fronte non si esclude che il confronto per raggiungere un equilibrio sarà faticoso ed intenso. Inevitabilmente l’ intesa da raggiungere sarà condizionata, per quanto riguarda le scelte, anche dalla variabile esterna costituita dalle elezioni regionali di settembre. A tal proposito, pare che se si dovesse raggiungere la quadra, il nuovo esecutivo sarebbe operativo sin da subito senza ulteriori  proroghe per la giunta tecnica che doveva terminare il proprio compito sin dallo scorso 31 marzo e che l’emergenza Covid 19 ha necessariamente mantenuto in carica

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