Nola, crisi politica. Primo passo verso l’accordo: trasferito Isernia. Ora si prova ad ampliare la maggioranza

Nola – Più che un ramoscello d’ulivo, in maggioranza spunta una vera e propria pianta. Verde più che mai, come la speranza sempre più concreta nel poter continuare questa esperienza amministrativa che dopo la defenestrazione dei due assessori di Nola Democratica, più la revoca della delega all’Ambito sociale al consigliere Paolino Mauro, sembrava ormai al capolinea.

Ed invece il colpo di scena. Secondo indiscrezioni si stanno limando i dettagli per definire una “Road Map” per un rientro dei Democrat in squadra e di conseguenza in giunta, dopo il “gran rifiuto” espresso prima dell’ultimo Consiglio comunale.

Gli stessi, nell’ormai famoso documento, hanno chiesto una serie di iniziative per un “cambio di passo” nella gestione dell’amministrazione. Tra queste, il riassetto degli uffici comunali con lo spostamento e la rimozione di funzionari e dirigenti di nomina sindacale. Il primo a farne le spese è stato già il dottor Gennaro Isernia, funzionario in forza al settore Ambiente che viene dirottato alla Polizia municipale. E’ il primo passo verso una ristrutturazione complessiva o la classica vittima “sacrificata” all’altare della ragion di Stato?

Saranno i fatti a confermare la circostanza anche perché nelle richieste dei Democrat vi era anche il cambio al vertice della dirigenza dei Lavori pubblici, rispetto al quale, pare che si è addivenuti ad una “tregua” accordandosi tutti per un avvicendamento più graduale e rinviato ad una fase successiva. Considerato tutto ciò, restano, così come dichiarato più volte, da soddisfare altre due condizioni poste dal gruppo di Nola Democratica: l’azzeramento della giunta ed il rientro in maggioranza dei tre consiglieri, oggi iscritti al gruppo misto. A questo punto, sono condizioni vincolanti o flessibili per la sottoscrizione del nuovo accordo? Anche questo lo verificheremo nei prossimi giorni.

L’incontro con il Gruppo Misto

Il sindaco Minieri ha anche incontrato i componenti del gruppo misto, costituito da Salvatore Notaro (presidente del consiglio comunale), Alberto Verani, e Rino Barone. L’operazione “riavvicinamento” non è semplice e questo è noto a tutti. Intanto il tentativo è stato fatto. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, anche se pare che i Democrat, contrariamente a quanto sempre affermato, siano, ora, disponibili a proseguire anche con la soglia di sopravvivenza di 13 (12 consiglieri più il sindaco)  

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