Nola, domenica 18 dicembre apertura straordinaria dell’Anfiteatro romano

Nola – L’anfiteatro romano, conosciuto anche come “Anfiteatro laterizio” riapre al pubblico. L’importante appuntamento è fissato per domenica 18 dicembre dalle 9.00 alle 13.00, con la possibilità di una visita guidata alle 10.30.

Dopo un lungo periodo di chiusura, la suggestiva testimonianza storica di epoca romana – risalente al I secolo a.C – torna nuovamente – seppur per una giornata straordinaria – ad essere fruita dalla comunità.

I visitatori potranno apprezzare anche il completamento degli ultimi scavi che hanno portato alla luce altre gradinate della struttura. Ad accompagnare tutti in questo viaggio indietro nel tempo sarà lo stesso funzionario archeologo di zona della Soprintendenza, Mario Cesarano.

La Soprintendenza è sempre in grande attività – afferma Cesarano – nell’impegno di valorizzazione dei siti del territorio. Abbiamo concluso con uno specifico intervento, lo scavo delle gradinate che potranno essere apprezzate nella visita di domenica. Abbiamo intercettato un ulteriore finanziamento di 400 mila euro e a breve ci sarà l’affidamento alla ditta esecutrice per un ulteriore attività di scavo e la sistemazione dei reperti storici rinvenuti negli ultimi cinque anni, tra cui oltre mille tombe”.

Nei primi anni novante iniziarono i primi scavi dell’anfiteatro che l’umanista Ambrogio Leone nel suo “De Nola” chiamava “Anfiteatro Laterizio”. L’opera risale al I secolo a. C., appena dopo la conquista di Nola da parte dei Romani, in una fase che vede una forte espansione della città rispetto al suo nucleo originario. In quella occasione venne ridefinita anche la nuova cinta muraria, le cui testimonianze sono presenti ancora oggi nel sito di “Antica Muraglia.

Al momento – dopo anni di attività – è stato tirato fuori un quarto dell’intero anfiteatro. In passato il sito è stato sporadicamente utilizzato anche come location per eventi e manifestazioni. Si potrà nuovamente destinarlo a questo utilizzo?

E’ il nostro principale obiettivo – aggiunge Cesarano –. Naturalmente tutto dovrà avvenire in piena di sicurezza sia per quanto concerne l’incolumità delle persone che dell’integrità del bene. Il nostro impegno è indirizzato nel mettere a frutto i finanziamenti che ci vengono erogati per portare fuori l’edificio teatrale al fine di renderlo un vero e proprio parco, fruibile al grande pubblico. In questo progetto andranno inserite anche le antiche mura che nel nuovo scavo saranno portate ancor più alla luce in un programma di valorizzazione dell’Antica Muraglia. Un parco che andrà inserito in una rete che dovrà comprendere anche le Basiliche paleocristiane di Cimitile e la villa, cosiddetta “augustea” di Somma Vesuviana, realizzando un importante attrattore turistico per il territorio”. 

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