Nola, “effetto Di Maio”: il M5S potrebbe non essere presente in Consiglio e confluire nel Gruppo misto, ma non ci saranno scissioni

Nola – Il Movimento 5 Stelle, mai così bene come nell’ ultima tornata elettorale, potrebbe ritrovarsi senza gruppo consiliare. Nelle amministrative del 2019, infatti, partecipò in “solitudine” alla competizione con un proprio candidato sindaco, Giuseppe Tudisco, raccogliendo 1963 voti.

In quest’ultima, dopo aver sfiduciato l’amministrazione Minieri, ha gareggiato in coalizione –Pd compreso – affiancando la candidatura di Carlo Buonauro. Una corsa vincente in cui i Cinquestelle nolani hanno contribuito in maniera importante alla vittoria finale con il lusinghiero risultato di 2592 voti e ben quattro consiglieri: Massimo Russo, Gemma De Falco. Carmen Mauro, ed Olimpia Limmatola.

Nonostante ciò, la presenza del Movimento in Consiglio è in questo momento in discussione.

E questo a causa del recente e clamoroso “strappo” di Luigi Di Maio che ha tagliato i ponti con il suo passato.

I pentastellati bruniani per buona parte sono seguaci del Ministro degli Esteri e molto probabilmente ne seguiranno il suo nuovo percorso.

Conte e Di Maio, durante queste amministrative, sono stati a Nola per sostenere Carlo Buonauro. I due non si sono incrociati: al di là delle circostanze, erano già l’uno contro l’altro armati. La campagna elettorale nolana è stata una delle ultime occasioni che li ha visti ufficialmente sotto la stessa bandiera.

La vittoria per la conquista della fascia tricolore a Nola ha rappresentato un’ eccezione rispetto al generale trend negativo delle ultime amministrative per quanto concerne il Movimento. Cosa accadrà adesso in Consiglio comunale ?

Per ora sulla circostanza vige uno stretto riserbo, ma la possibilità che i quattro consiglieri pentastellati possano aderire al gruppo misto non è così peregrina. Del resto, il regolamento del Consiglio comunale non prevede che possano formarsi gruppi consiliari al di fuori delle liste che hanno preso parte alla competizione elettorale. Dunque non sarà possibile costituire un gruppo con il nome della nuova costituente formazione di Di Maio.

Ad ogni modo, l’unica indiscrezione che trapela è che il gruppo nolano qualunque deciderà sarà assunta, lo farà in maniera compatta. Insomma non ci saranno scissioni.

Il DIBATTITO SULLA GIUNTA RESTA ANCORA APERTO

Sullo sfondo permangono le difficoltà nella costituzione della giunta Buonauro. Ma la storia ha insegnato che per ogni amministrazione, questo primo passaggio, è un pò la prova del fuoco. Occorre attendere.

C’è da capire in primo luogo se si andrà verso un esecutivo tecnico o si partirà sin da subito con una connotazione spiccatamente politica. I big già scalpitano. Giovanni Carella e Francesco Pizzella, entrambi di Nola Democratica, già sono in pole position.

Dall’altro lato, la parte più giovane degli eletti, da Nola Nostra al Movimento, passando per la lista Buonauro, Pd, e lista “Nola Bene Comune con Movimento Piazza D’Armi”, non intendono recitare un ruolo marginale.

L’equilibrio tra vecchia guardia e nuove leve sarà la chiave di volta della stabilità della neo amministrazione.

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