Nola, entro il mese si torna in aula per bilancio: nuova difficile prova per la maggioranza

Nola – Sarà ancora una volta una corsa contro il tempo. L’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Minieri e gli uffici preposti sono a lavoro per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 – 2022. Dopo l’ok al bilancio stabilmente riequilibrato, il ministero ha tracciato una “road map” molto rigida da cui non si può sfuggire. Il termine di 30 giorni è prossimo alla scadenza.

 E’ verosimile che a partire dalla prossima settimana ogni data è buona per andare in Consiglio comunale. Il problema è andarci preparati. Gli ostacoli in tal senso non sono pochi. In primo luogo, va raccolta tutta la documentazione necessaria, impresa non semplice stante la cronica situazione di sottorganico del personale, aggravatasi dalla recente perdita di un dirigente dopo la presa d’atto della nullità del suo contratto. A tutto questo va aggiunta la problematica generale legata al Covid.

Sul piano politico il confronto procede molto a singhiozzo visto che in molti casi, nonostante l’ impegno del presidente De Lucia, la commissione bilancio non riesce a riunirsi per mancanza del numero legale. Sulla questione si mostra molto preoccupata il consigliere d’opposizione Carmela Scala. “Siamo in una fase molto delicata – afferma Scala – ora si inizia per davvero un percorso per il risanamento dei conti e per questo dobbiamo procedere con grande attenzione. Come è noto io ho votato contro il dissesto, ma la verifica dell’Organo straordinario di liquidazione ha fatto emergere una massa passiva maggiore di quanto si era ipotizzato, si parla di circa 45 milioni di euro. Certo i crediti vanno analizzati in maniera approfondita, risalendo alla genesi, verificandone legittimità ed esigibilità. Su questo attendiamo la relazione finale dell’Organo”. Quello delle risorse rappresenta uno dei temi cardine di tutti i prossimi esercizi di bilancio. Del resto nelle prescrizioni, lo stesso Ministero ha precisato. “ Le entrate derivanti dal recupero di evasione riferite da anni di imposta precedenti e fino al 31 dicembre 2019, pure se accertate successivamente, così come gli eventuali maggiori proventi riscossi dovranno essere riferiti, al netto delle eventuali spese, all’organo straordinario della liquidazione per il finanziamento della massa passiva”

Sul fronte della maggioranza non si registrano “scossoni” e tutto sembra procedere sotto l’ombrello di una calma apparente. Per ora può contare su numeri risicati, per l’esattezza 13, un coefficiente appena sufficiente. Voci di corridoio, però, registrano nuove fibrillazioni interne causate dalla spinosa questione – università. L’avvio della procedura di diniego del permesso a costruire, da parte dell’ufficio preposto, relativo al  sito richiesto dall’ateneo- a via Madonne delle Grazie – sta provocando un grande imbarazzo all’interno della compagine del governo cittadino. Sarà importante riuscire a superare questo impasse anche per non rischiare ulteriori fratture che sarebbero difficili da ricomporre.  

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