Nola, “Medici per l’ambiente” promuovono la costituzione di un comitato civico di scopo per un esposto in procura

Nola – Allarme Polveri sottili nella piana nolano-acerrana. L’Isde ha promosso la costituzione di un Comitato Civico per un esposto in Procura. Questo perché anche il 2021 si è concluso con la registrazione da parte della centralina ARPAC di San Vitaliano di un numero esorbitante di giorni di sforamento del limite consentito dalla legge delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria del territorio nolano.

Infatti, al 31 Dicembre 2021, si contano ben 111 sforamenti del PM10, superando di oltre tre volte il massimo dei 35 giorni all’anno previsti dalla legge 155/2010, parametro indispensabile per definire l’aria pulita, salubre e di buona qualità. “Questo è il settimo anno consecutivo che la centralina segnala risultati simili – ha dichiarato il segretario di sezione Gennaro Napolitano – cioè da quando, nel 2015, fu installata dall’ARPAC, come componente della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Campania”. Quasi sempre ha superato i 100 sforamenti all’anno: nel 2015 furono 125, nel 2016 si fermarono a 79, nel 2017 arrivarono a 114, nel 2018 giunsero a 121, nel 2019 furono 115, nel 2020 sono stati 107. Spesso nel corso dell’anno ci sono state sequenze, anche di 10 giorni consecutivi, di sforamenti del PM10. “In questi sette anni – precisa Napolitano –  la centralina ARPAC di San Vitaliano ha segnato, ogni anno, il maggior numero di sforamenti del PM10 non solo della rete regionale ARPAC, ma dell’intera rete nazionale delle ARPA”. La concentrazione media giornaliera annua del PM10 segnalata è sempre stata superiore al limite consentito dalla legge, cioè 40 ug/m3 ed ha superato i 50 ug per due anni (anche se l’OMS valuta i 15 ug microgrammi quale limite di rischio per la salute). Nel 2021 si è attestata a 47,9 ug/m3. “Anche il PM2.5 ha frequentemente superato il limite consentito dei 25 ug/m3, raggiungendo, a volte, valori prossimi a 100 ug (l’OMS valuta i 5 ug quale limite di rischio per la salute)”. Oltre a quella di S. Vitaliano anche le altre due centraline del territorio, Pomigliano d’Arco ed Acerra in questi anni hanno fatto registrare valori di polveri sottili analoghi, anche se inferiori per numero di sforamenti. L’inquinamento atmosferico prodotto da questo eccesso di polveri sottili mette a rischio la salute dei cittadini, provocando patologie acute (quali disturbi respiratori e cardiovascolari), ma soprattutto malattie croniche di natura degenerativa, neurologica ed oncologica, provocando centinaia di morti premature e riduzione dell’attesa di vita. E’ ormai dimostrato che le polveri facilitano la diffusione del Coronavirus ed hanno un ruolo importante nell’incremento dei contagi. Nonostante queste evidenze, nel corso di questi anni, gli amministratori locali e regionali non hanno mai assunto misure capaci di mitigare il livello d’inquinamento, eludendo le richieste e l’impegno di associazioni e cittadini del Nolano. (un plauso va dato comunque, ai sindaci di Pomigliano Marigliano, Saviano e San Vitaliano per aver messo in atto iniziative di mitigazione dello smog))

Diciamo basta a questo immobilismo degli amministratori e dei politici che ci sta portando, lentamente ed in silenzio, alla catastrofe e ci condanna alla morte prematura ed a una vita in cattiva salute.

L’ ISDE “Medici per l’ambiente” Nola/Acerra rivolge, pertanto, un appello a tutte le associazioni del territorio consapevoli e sensibili a far sentire la propria voce ed organizzarsi in “Comitato civico per l’aria pulita nell’agro nolano” per promuovere azioni ed iniziative per la difesa della qualità dell’aria e dell’ambiente nel territorio nolano, a partire, innanzitutto, da un esposto-denuncia alla magistratura.

Per adesioni: inviare una email a genesp@libero.it

di comunicato stampa

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