Nola, tutelare il territorio dal consumo indiscriminato del suolo

Nola – Tutelare il territorio dalle continue politiche e iniziative di consumo del suolo. È stato questo il tema sviluppato nel corso della tavola rotonda promossa da Movimento per Nola, Infiniti Mondi, Medici per l’Ambiente, Civitas, con il patrocinio del Comune di Nola.

Il dibattito, moderato da Guido Grosso, – svoltosi lo scorso 10 marzo – ha evidenziato la necessità di porre in campo una seria riflessione sul tema, anche in considerazione del delicato e strategico momento storico con il confronto aperto sul PTM, Piano Territoriale Metropolitano, e sullo stesso Puc, Piano urbanistico comunale.

Una fase di programmazione la comunità – purtroppo ancora solo una parte di “avanguardisti” – prova a dire la propria per correggere il “tiro” rispetto alle politiche condotte in questi anni che hanno sortito solo ricadute negative sul territorio.

Il tema centrale è l’espansione costante della zona industriale – in particolare dell’Area Asi – che erode costantemente suoli agricoli – è stato sottolineato nel corso del dibattito – sovvertendo quella che era la reale vocazione dell’agro nolano con i suoi fertilissimi terreni.

Un plauso va all’amministrazione comunale – ha dichiarato Gennaro Esposito, attivista di lungo corso, di Medici per l’Ambiente – che ha bloccato con determinazione il tentativo messo in campo nei mesi scorsi di istallare proprio nella zona Asi un’ azienda che avrebbe trattato rifiuti di ogni tipo, compreso quelli speciali. Speriamo che sia stato solo l’ultimo assalto. Molte volte si dimentica completamente che siamo in un territorio dalle fortissime criticità ambientali con l’inquinamento da Pm10 che ha raggiunto un triste primato negative. Una situazione che si riverbera sulla salute di tutti con un forte aumento di numerose tipologie di malattie connesse a questo tipo di emissioni. Occorre fare qualcosa, recuperando, ad esempio, in maniera innovativa la vocazione agricola, il terziario, l’artigianato”.

Gino Pappalardo di Civitas ha sottolineato i tanti “treni persi” rispetto a progetti che avrebbero potuto garantire sviluppo senza compromettere la salubrità dell’ambiente. E’ il caso, ad esempio, del polo florovivaistico, previsto negli anni scorsi a Marigliano, ma mai decollato. A fronte dell’abuso del suolo del territorio, nessun reale servizio per la comunità. “Trasporto pubblico inesistente – ha aggiunto Pappalardo – e l’offerta dell’ospedale che si contrae sempre di più a dispetto dei continui annunci di ampliamento, con sempre meno posti letto disponibili”.

Sulla necessità di un “cambio di passo” ha puntato invece l’accento Gianfranco Nappi di Infiniti Mondi. “L’Asi va avanti con gli sbancamenti: bisogna far comprendere a chi di dovere che occorre fermarsi: non si può andare avanti in questo modo con un consumo di suolo così indiscriminato. Il tema è politico non amministrativo. Abbiamo la forza e la volontà di fare questo? È necessario ottenere un tavolo di confronto che sia non solo di denuncia, ma anche di proposta” ,

A chiudere le fila del discorso è stato il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, accompagnato per l’occasione dall’assessore all’Ambiente, Giuseppe Tudisco, e dalla dirigente ai Lavori Pubblici, Rosa Pascarella.

“Anche su questo tema saremo fermi e decisi, assolutamente votati alla logica dell’interesse del territorio – ha concluso sindaco Carlo Buonauro – quale che siano le conseguenze che questo atteggiamento può comportare”. 

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