Quando l’Inps fa miracoli:” Lettieri non è invalido”
Nola – Una notizia che al primo impatto ha dell’incredibile. L’Inps di Nola ha di recente negato l’invalidità civile a Carmine Lettieri, ex sottoufficiale dell’esercito rimasto gravemente ferito il 3 ottobre 2004 durante un attentato in Afganistan, dove perse la vita un altro soldato italiano. Il suo recupero è stato lento e pieno di difficoltà, dopo un lungo periodo di coma. Il periodo di cura è stato svolto anche negli Stati Uniti e si protratto per svariati mesi. Nonostante tutto, le sue condizioni sono fortemente debilitate e con ridotte capacità motorie. Il dipartimento militare di medicina legale di Torino ha certificato la presenza di esiti di trauma cranico commotivo con tetra paresi spastica, deficit attentivo, esiti di frattura zigomatica, esiti di trauma toracico con fratture costali e pneumotorace. Una serie di situazioni patologiche che non consentono a Carmine la normale deambulazione. Di conseguenza, l’ex caporal maggiore non è più arruolabile nella sua originaria occupazione all’interno dell’esercito. Inoltre la sua attuale condizione non gli permette di stare in piedi che per pochi minuti. Ed è proprio per questo risulta piuttosto sconcertante l’esito dell’ ultima visita dell’Inps Nola che ha di fatto negato lo stato invalidante. Tutto questo, nonostante la stessa relazione della commissione ha evidenziato la grave tetra paresi spastica, la deambulazione assistita a piccoli passi, oltre che la situazione di cambi di posturali cautelati e possibili con sostegno. Nella premessa della relazione viene altresì sottolineato come il paziente, così come già rimarcato dalla commissione di dipartimento di medicina legale di Torino, non sia idoneo permanentemente al servizio militare e dunque da collocare in congedo per causa di servizio. Ma all’esito della verifica, si legge in coda alla relazione, che Carmine Lettieri “ non è invalido”. Una decisione che ha lasciato l’intera famiglia completamente basita. “ Per l’Inps è stato miracolato dalla Madonna di Lourdes”. Ci dicono, amareggiati. Naturalmente la famiglia Lettieri ha già inoltrato ricorso alla decisione che però rappresenta una vera e propria mortificazione rispetto ai tanti sacrifici che quotidianamente affrontano. “ E’ una decisione che dell’incredibile – commenta il papà Giovanni – non ci sono parole per commentare. Una situazione del genere con mio figlio che non riesce a camminare se non accompagnato e che può stare in piedi soli per pochi minuti rappresenta una vera e propria mortificazione”. Pur volendo comprendere il nuovo trend di rigore nella concessione delle invalidità viene spontaneo chiedersi che se non si concede l’indennizzo a questo tipo di casi, allora quali fattispecie vanno considerate invalidanti. Ed è proprio questo l’interrogativo che la famiglia si chiede sconcertata.
di Maria Magistro