Nola, no all’impianto di rifiuti nella zona industriale

Nola – “Pericolo scampato”. Potrebbe titolarsi così l’epilogo della conferenza dei servizi; svoltasi ieri mattina; chiamata ad esprimersi sul progetto di una società che aveva proposto di realizzare un impianto di trattamento rifiuti nella zona industriale di Nola, precisamente in località Boscofangone, in un terreno ex agricolo ed attualmente in piena zona Asi.

Un’ iniziativa che sebbene poco conosciuta dai più, rappresentava una vera e propria “bomba “ ecologica per un territorio già martoriato da anni di scempi ambientali.

Una vicenda che viene da lontano, la proposta dell’azienda infatti parte da almeno due anni fa.

La conferenza dei servizi di ieri – svoltasi on line – con tutti gli enti competenti a rilasciare il parere sulla questione, costituiva la “linea del Rubicone” da non oltrepassare. Ed alla fine, nonostante qualche timore alla vigilia, tutti o quasi tutti hanno mantenuto la posizione a difesa del territorio.

Ruolo importante è stato svolto dal Comune di Nola che in maniera compatta e coesa ha espresso il proprio dissenso rispetto ad un progetto che andava a mortificare ancora una volta un’area, quella nolana, già segnata da gravi criticità ambientali, tanto da essere spesso indicata come epicentro della terra dei fuochi o del famigerato “triangolo della morte”. Una situazione drammatica che ha portato in questi ultimi 30 anni ad un incremento sostanziale di numerose patologie tumorali.

Oltre al Comune, è giunto anche il parere non favorevole di quasi tutti gli altri enti  per coinvolti per la concessione dell’autorizzazione, come l’Arpac e l’Asl. Tutti hanno sottolineato la mancanza di numerosi requisiti ed il non rispetto di altrettanti parametri, restituendo una valutazione di impatto ambientale totalmente negativa.

Giova sottolineare che l’impianto in questione avrebbe occupato circa 4000 metri quadrati con una capacità di smaltimento dei rifiuti – anche di tipo speciale – di circa 100 tonnellate al giorno. Questo avrebbe comportato un flusso di 35 – 50 automezzi pesanti al giorno, aggravando la già precaria situazione sul fronte dell’inquinamento da polveri sottili.

“È stata un’ importante vittoria dell’amministrazione, compatta a difesa del territorio – afferma Giuseppe Tudisco, vicesindaco con delega all’Ambiente – . È la dimostrazione che quando si è uniti si possono raggiungere anche risultati inaspettati: in altri tempi, non ci sarebbe stata nemmeno la partecipazione alla conferenza. Mi preme ringraziare tutti per il gioco di squadra, in particolar modo l’onorevole Massimiliano Manfredi, il consigliere comunale Antonio Napolitano, ed il tecnico Daniele Napolitano. Nei prossimi giorni mi farò promotore di un incontro con il presidente dell’Asi al fine di tracciare le basi per un rapporto costruttivo”.

Soddisfatte le associazioni ambientaliste, presenti in remoto come uditori. “Esprimiamo piena soddisfazione per questo risultato – afferma Gennaro Esposito, presidente dell’associazione Medici per l’Ambiente sezione Nola – Acerra – avevamo trovato assurda la sola proposta di questo tipo in un contesto, come l’agro- nolano, già drammaticamente inquinato. Ricordiamo che i processi decisionali delle amministrazioni, così come stabilito dalla convenzione di Aarhus sulla partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, vanno condivisi con i portatori di interesse  diffusi come le associazioni

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