Nola, Politiche sociali:Contea Nolana vs Annunziata
Nola – Tra vecchie e nuove criticità resta sempre rovente il fronte delle politiche sociali. Pregressi servizi non liquidati ed una situazione di stallo generale non favoriscono a ricreare nel settore un clima di serenità. A manifestare il proprio disagio è l’associazione Contea Nolana che attraverso una nota stampa ha tra l’altro attaccato l’assessore alle Politiche sociali del comune di Nola, Arcangelo Annunziata. Un j’ accuse non certo morbido con il quale il sodalizio sottolinea uno stato di immobilismo “Tutti lo cercano ma nessuno lo trova – si legge nella nota – l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Nola da un pò di tempo sembra eclissatosi. intanto le politiche sociali a Nola sono oramai in uno stato comatoso. Tutto è fermo, dall’assistenza agli anziani,ai disabili, perfino il telesoccorso. Intanto nonostante che la Regione Campania abbia provveduto all’invio delle spettanze per il progetto “centro per le famiglie” realizzato nel 2010 – 2011 da alcune associazioni, sono ferme presso la tesoreria del Comune di Nola dal mese di Novembre 2012. Nessuno provvede alla deliberazione per il pagamento delle stesse. Il balletto delle responsabilità è sempre lo stesso: dirigenti, assessore, agenzia di sviluppo. Intanto le associazioni attendono da anni il rimborso delle spese sostenute”.
A rispondere è lo stesso assessore alle Politiche sociali Arcangelo Annunziata. “Al fine di una più completa informazione ai cittadini va evidenziato che il settore politiche sociali ha nel 2012 prodotto molteplici interventi amministrativi a favore dei minori in casa famiglia, dell’assistenza domiciliare per oltre 30 disabili, al programma per l’integrazione socio-sanitaria, all’estrema povertà con il servizio – svolto in collaborazione con le Parrocchie di Nola e Piazzolla – di sostegno alimentare a circa 300 famiglie, a oltre 150mila euro in contributi e voucher i cui beneficiari appartengono a famiglie di detenuti, ragazze madri e nuclei familiari in grave stato d’indigenza o con precarie situazioni abitative e/o di salute, ad anziani poveri e non autosufficienti nelle case di riposo, al trasporto quotidiano degli anziani claudicanti e dei disabili che si recano ai vari centri, al Frontline per le emergenze sociali. Insieme ad un lavoro continuo che assume, a volte, connotati drammatici fatto di dialoghi, accoglienza, ascolto con storie e persone che non hanno letteralmente “ niente” e vivono emergenze umane estreme. Le liquidazioni, è vero, hanno visto dei ritardi, ma questo è dovuto oltreché a qualche lamentata da parte mia “insensibilità”, primariamente alle difficoltà finanziare del Comune di Nola stretto tra crediti che vanta soprattutto verso lo Stato (uno per tutti i servizi per il Tribunale) difficili e lenti da riscuotere, il Patto di stabilità ed atti di pignoramento “voraci” ed estremamente gravosi per le casse comunali (una delle cose che opportuno che i cittadini sappiano è l’enormità del contenzioso: 5-7 cause alla settimana che fanno 200-300 all’anno, con molteplici ricorrenti e, a volte, centinaia di migliaia di euro quando si arriva a sentenza), che costringono al rispetto di un rigoroso ordine cronologico nei pagamenti effettuati dalla Ragioneria. E’ stata politicamente e finanziariamente ritenuta da superare l’”intermediazione” dell’Agenzia sulla gestione del Piano sociale (la cui operatività sarà esaurita definitivamente a giugno del 2013). La legge Regionale 11/07 prevede inoltre che i Sindaci eleggano all’interno del Cordinamento Istituzionale il Comune Capofila. Personalmente non mi appassiona la dialettica campanilistica se lo debba fare il nostro Comune o qualcun altro. L’importante che vengano efficacemente affrontati i bisogni sociali di una realtà ed un territorio come Nola con oltre 32.000 abitanti ed i relativi problemi. E’ certo invece che le politiche sociali abbiano bisogno di più fondi, poiché nell’attuale condizione socio-economica quelli di cui si parla non sono sufficienti. Altre due parole in relazione all’assistenza domiciliare ed al progetto centro famiglia che ha coinvolto sette Associazioni con grande attenzione e partecipazione dei genitori e di oltre 50 ragazzi di Piazzolla di Nola e Saviano. Qualche anno fa l’assistenza domiciliare veniva svolta dalle associazioni, tra cui la Contea Nolana. Dando piena attuazione alla Legge Regionale 11/07, che attribuisce lo svolgimento di tali servizi solo alle cooperative ed alle imprese, il ruolo delle associazioni si è fortemente affievo lito; al contempo, l’impresa deve – nel quadro delle proprie responsabilità– assumere anche l’onere del regolare pagamento agli operatori. Nella previsione di una ulteriore riduzione dei trasferimenti pubblici – come poi è avvenuto- l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Nola che ho l’onore di presiedere, ha destinato nel biennio molti giovani impegnati nel Servizio Civile ad effettuare presso le famiglie di 30 anziani una serie di attività minori che vanno sotto il nome di “accudienza domiciliare” (svolgimento di piccole mansioni domestiche, accompagnamento degli anziani, commissioni all’esterno, semplice compagnia, etc..), impiegando i ragazzi in esperienze (progetto “juventus solidale”) socialmente utili e facendo risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro al Comune di Nola. Capisco che il Presidente dell’ associazione Contea Nolana possa vedere non di buon occhio queste iniziative, ma non posso – come cittadino ed Amministratore- condividere le ragioni del suo dissenso che in più di un’occasione ha rappresentato. Infine sul centro famiglie: il sottoscritto ha sollecitato i fondi alla Regione (questo non lo dico solo io ma lo dice in una nota di gennaio 2013 proprio il Forum del terzo settore, che Napolitano vorrebbe rappresentare…) insieme al locale FORUM e con varie comunicazioni ho invitato gli uffici finanziari a procedere, accertata la consistenza, alla immediata liquidazione. Se tutti gli uffici amministrativi operano con responsabilità e tempestività, sono sicuro che entro la prima decade di marzo 2013 potrà essere corrisposta questa ultima parte di spettanze alle associazioni”.