venerdì, Maggio 16, 2025
Gigli

Nola, Raffaele Caccavale: un cd per la mensa fraterna. Quest’anno con la Barca a “parametro zero”

Nola – Cantare per la Festa dei Gigli è soprattutto un atto d’amore. Di questo ne è sempre stato convinto Raffaele Caccavale storico cantante della kermesse. Lui non è uno qualunque. E’ figlio d’arte. Di quel Felice, suo padre, anche lui celebre cantante dei Gigli che gli ha trasmesso la passione per la Festa sin da bambino. Una passione che gli scorre nelle vene e nelle corde vocali e che oggi ha trasmesso anche ai suoi figli: Rosario e Felice. Il primo giovane e promettente cantante, il secondo ormai musicista consolidato. Insomma, la tradizione a casa Caccavale è garantita almeno per un’ altra generazione. Dicevamo del canto dei Gigli come atto d’amore. Per Raffaele Caccavale non si tratta solo di un principio astratto, quanto piuttosto di un qualcosa di molto concreto. Di gesti piccoli, ma al tempo stesso significativi. “La musica e la canzone dei Gigli possono trasformarsi in solidarietà”. Ci dice, infatti, Raffaele. Perché il cantante ed il musicista dei Gigli, sono in primo luogo testimoni dell’amore verso l’eroe vero della Festa: San Paolino. Così come i cullatori  testimoniano la loro fede attraverso la fatica delle spalle. Non esibizionismo ma amore e testimonianza verso il santo che ha fatto della solidarietà e dell’amicizia un principio di vita. Questa dovrebbe essere la vera  Festa. “Nel nostro piccolo – continua Raffaele – tutti noi dobbiamo ritornare all’origine dei valori della Festa. Il riconoscimento Unesco credo debba rappresentare un’ importante occasione per questa riscoperta. Visto il successo dell’iniziativa ci riproveremo anche l’anno prossimo”.

Nei giorni scorsi, il primo passo verso un modo nuovo di intendere la canzone dei Gigli. Raffaele Caccavale insieme all’intero cast di “Ciak si canta” ha donato alla mensa fraterna una fornitura di circa novanta kili di carne, sufficienti almeno per sei settimane. Ed ancora un carico di pelati di pomodori che andrà a coprire le esigenze dei volontari che quotidianamente operano all’interno della mensa in aiuto al sempre crescente numero di emarginati e di poveri.

 “E’ stato un gesto molto significativo – commenta il responsabile della Mensa fraterna, Don Enrico -. Questo è il modo giusto di vivere la Festa. Ringrazio di cuore i promotori di questa bella iniziativa”. “Voglio ringraziare – aggiunge Caccavale – i tanti amici ed appassionati che hanno sostenuto la nostra raccolta di solidarietà attraverso l’offerta al nostro tradizionale cd natalizio”.

Ma dal veterano cantante dei Gigli, le sorprese non finiscono qui. Come è noto, Caccavale, per una serie di situazioni incrociate, fino a qualche giorno fa non era tra i partecipanti alla prossima Festa, la prima con il sigillo Unesco. Un’ assenza che ha fatto notizia, visto l’alto consenso che Raffaele riscuote tra i tanti appassionati. Ma questi ultimi non resteranno delusi. Caccavale, infatti, ha deciso di accettare l’invito della Barca, simbolo, ma tante volte a torto, anche Cenerentola della Festa. Sarà sulla tavola portamusica senza compenso, a “parametro zero”, per amore della tradizione. Una decisione assunta dopo aver rifiutato altre proposte che non rispecchiavano assolutamente il valore  di un veterano come lui. Ed allora meglio cantare solo per il piacere di farlo, piuttosto che svilire una lunga storia impreziosita di mille successi e soddisfazioni. Questo il Caccavale – pensiero.

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