Festa dei Gigli, il Beccaio si presenta con il ritorno dell’Insuperabile e della Greco’s band

Nola – E’ stato il Giglio del Beccaio ad aprire il rito della questua della Festa dei Gigli targata 2015. Il taglio del nastro è avvenuto nel pomeriggio di ieri con il Giglio promosso dai  maestri di festa, la famiglia Napolitano. Il corteo partito da via Vivenzio ha attraversato con il suo seguito festante le principali strade della città. In piazza Duomo la presentazione delle canzoni che accompagneranno la ballata dell’obelisco.

 

La famiglia Napolitano è tra quelle in città che vantano una consolidata partecipazione alla Festa. “Siamo degli autentici appassionati – ci dicono – ed in questo momento di particolare crisi non abbiamo voluto far mancare il nostro contributo al sostegno della tradizione”.

 

Il Beccaio 2015 segna sul palcoscenico della kermesse due importanti ritorni. Tra questi quello della divisione musicale di Michele Greco che dopo un anno sabbatico legato a vicende “extra –festa”si ripropone all’attenzione degli appassionati. Stesso discorso per la paranza Insuperabile barrese che rinnova per la prossima edizione il suo tradizionale legame con la città di Nola. Insomma lo spettacolo è assicurato. A chiudere il cerchio sono le voci dei cantati Massimo Cozzolino e Edoardo Ammirabile. La costruzione dell’obelisco è affidata alla bottega d’arte Tudisco.

 

A completare il cast del Beccaio vi sono il presidente onorario Antonietta Lieto, il firmatario Pasquale Parisi, l’organizzatore della festa, Gennaro Pollicini, il coordinatore Bernardo Arienzo, il direttore generare, Vincenzo Ricardiello, il team manager Antonio Di Palma. I presidenti dei festeggiamenti sono Paolino Santaniello e Francesco Velotti. Nella presentazione di ieri ad alternarsi nell’interpretazione dei nuovi brani sono stati i cantanti Raffaele Caccavale, Franco Di Palma, e Felice Parisi.

 

 

Con il ritorno dell’Insuperabile e la partecipazione della Formidabile con il Giglio del Salumiere il cui passaggio della bandiera è atteso per domani mattina sono ben due le paranze barresi che prenderanno parte alla Festa dell’anno prossimo. Una circostanza che rinnova il legame che unisce da tempo le due realtà. Perché se è vero che la tradizione dei Gigli è nata a Nola, l’arte del cullare, soprattutto all’inizio, è stata una prerogativa in particolare di gruppi provenienti dal napoletano, in special modo da Barra.

 

Vecchi filmati amatoriali anche del primo novecento testimoniano come i Gigli nolani venissero per la stragrande maggioranza alzati da paranze provenienti da Napoli. Un’osmosi che ha portato i nolani a costituire nel tempo anche delle proprie paranze e i barresi, così come altri, a importare la Festa nei propri territori. Una circolarità sentimenti, di folclore, di sfide, ma anche e soprattutto di amicizie, che partendo da Nola ha investito diverse realtà della Campania, costituendo una vera e propria via dei Gigli, ciascuna con una propria peculiarità ma accomunate dalla stessa passione.

La kermesse entra dunque nel vivo: d’ora in avanti si alterneranno in quasi tutti i fine settimana dei prossimi due mesi tutte le altre corporazioni. La questua è infatti uno degli appuntamenti cruciali nel calendario “giglistico” che consiste in un banchetto dove si ritrovano tutti i componenti del comitato per la classica raccolta fondi. Al tempo stesso è anche l’occasione per ascoltare le canzoni d’occasione che accompagneranno la ballata delle macchine nella ballata del prossimo 28 giugno.

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