Esplana Sud, i lavoratori costituiscono la cooperativa
Nola – La caparbietà è stata premiata. Gli sforzi sono stati tanti, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato. Scommettere su stessi è stata la loro sfida. Chiedevano solo una possibilità per dare un orizzonte al proprio futuro. Un futuro da costruire con le proprie mani. Una possibilità che hanno creato dal nulla, grazie anche alla sensibilità ed al sostegno delle istituzioni. E’ questa la genesi della Carovana Coop, la cooperativa che ha rilevato la ormai ex Esplana dal fallimento. Quaranta ex dipendenti hanno investito il loro trattamento di fine rapporto e l’indennizzo di mobilità per creare una nuova impresa. Da dipendenti sono diventati imprenditori di se stessi. Dopo mesi di lotta, quello che fino a qualche mese fa sembrava fosse solo un sogno è diventata realtà. L’Espana, azienda sita nella zona industriale di Nola, come si ricorderà, fino a qualche anno fa era un’ azienda leader nel settore della trasformazione, trasporto, e lavorazione dei prodotti di ortofrutta. Improvvisamente ed anche piuttosto misteriosamente l’azienda è stata travolta da una fase di crisi, fino ad arrivare al fallimento. “ La vecchia azienda – si legge in una nota del sindacato dei lavoratori in lotta, che è stato in prima linea in questa vicenda – dopo essere stata messa in liquidazione a causa di una cattiva gestione finalizzata alla speculazione imprenditoriale, è stata coraggiosamente tenuta “in vita” grazie all’occupazione degli operai che non accettando di restare senza lavoro dalla sera alla mattina e far chiudere la loro azienda leader nel settore da 40 anni, vigilano sulla stessa giorno e notte, senza però riuscire ad evitare che finisse in balia di sciacalli, pronti a trafugare mezzi ed attrezzature”. Poi una vena di nostalgia intinge la nota, nel ricordare i tempi d’oro dell’Esplana. “ Passeggiando nei capannoni bui, tra i macchinari impolverati e attrezzature per la lavorazione e l’imbustaggio, ci si rende conto i quanto grande è stata questa azienda fino al giorno della notizia fatidica “ siamo falliti, l’azienda chiude, andate a casa”. Tra le catene di imballaggio sembra di sentire il grido sordo dei macchinari che chiedono di essere rimessi in funzione per poter espletare quello per cui sono stati prodotti”. Di questi tempi, in cui le aziende chiudono licenziando o delocalizzando, la notizia che un gruppo di lavoratori sfidano la crisi, credendo fermamente in un “ sogno”, rappresenta per davvero un evento eccezionale. Ed il manifesto programmatico della nuova azienda avrà tra i suoi fini non solo obiettivi economici, ma anche solidali e di mutuo soccorso. “ La nuova azienda – si legge infatti ancora nella nota in questione che presenta il progetto della costituita cooperativa – avrà un carattere solidale, basato sull’obiettivo comunitario del mutuo soccorso, affinché il proprio apporto lavorativo e le competenze maturare negli anni siano di aiuto per l’intera gestione dell’azienda”.