Il presidente Napolitano firma il decreto legge sull’Imu
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto legge sull’Imu. Il provvedimento contiene anche misure su cassa integrazione, esodati e interventi su casa ed edilizia. Il provvedimento potrà quindi essere ora pubblicato in Gazzetta ufficiale, non appena i tempi tecnici lo consentiranno, ed entrare in vigore.
Il governo si tutela: se non dovessero entrare i fondi pari a circa 1,5 miliardi previsti dall’Iva successiva ai pagamenti P.a. e dalla “transazione” sulle slot machine è prevista una clausola di salvaguardia. Salirebbero in questo caso gli acconti Ires, Irap e le accise. Lo prevede il testo definitivo del decreto Imu.
Nel testo sull’Imu firmato dal Capo dello Stato non c’è la reintroduzione dell’Irpef sulle rendite catastali delle case sfitte. Nel testo non compare neanche la deduzione Imu dal reddito di impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all’attività.
Dimezzato il tetto massimo di detraibilità delle polizze vita: passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013. Poi si scende a 230 euro a decorrere dal periodo d’imposta 2014. Sono compresi i premi vita e infortuni stipulati o rinnovati entro il periodo d’imposta 2000.
La deducibilità per i capannoni delle imprese che, insieme al ritorno dell’Irpef sulle seconde case, non compare nel decreto firmato da Napolitano «bisogna farla con la Legge di Stabilità». Lo spiega il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, aggiungendo che dovrebbe valere per l’anno di imposta 2013, cioè deducibile nel 2014. «Recupereremo sicuramente la deducibilità con la Legge di Stabilità – spiega Baretta – e non salta un anno, riguarderà infatti l’anno di imposta 2013 e quindi sarà scaricata sulla dichiarazione del 2014. Abbiamo tempo fino al 31 dicembre».