domenica, Maggio 11, 2025
Calcio

Napoli-Genoa 0-0: Sarri fallisce l’aggancio in vetta

Il Napoli non suona la sesta e non risponde adeguatamente agli squilli di InterFiorentina. Si ferma a cinque la striscia di successi consecutivi per Sarri. La colpa è di un super Perin e, in generale, della cattiva vena di Higuain e compagni. Mai il Pipita, infatti, riesce a inquadrare lo specchio della porta ed anche i tentativi di Mertens Callejon prima, di Insigne, Hamsik eGabbiadini poi, si esauriscono sui guantoni del ventitreenne portiere di Gasperini, sui cartelloni pubblicitari o in una delle due gradinate. 

 
La fase di studio dura più del previsto. Gasperini, sino a ieri orientato al 3-5-2, opta alla fine per uno schieramento abbastanza speculare a quello di Sarri. Giro palla iniziale, pur se troppo laborioso, a favore dei padroni di casa ma le ripartenze del Napoli diventano ben presto un pericolo costante. L’involata diCallejon, al 5′, culmina in un sinistro beffardo su cui pronti sono i riflessi diPerin nel deviare in angolo. Dall’altro parte, Pavoletti sempre bravo nelle sponda: al 16′ quella a beneficio per Laxalt viene sprecata malamente. Pallone in una gradinata sud, occupata quasi interamente dai tifosi partenopei. Dal 20′ in avanti, si scioglie la pressione genoana ed il Napoli ne approfitta. La fascia sinistra si trasforma in un’autostrada per Ghoulam, complice anche la sterile opposizione di Figueiras. L’appoggio per Mertens, al 27′, è un dono preziosissimo: saltato il birillo Munoz, poco dopo sostituito da Izzo a causa di uno stiramento, il diagonale dell’ala belga esce d’un soffio. Il Napoli mette ilGenoa all’angolo. Doveri fa imbestialire Higuain perché non vede un abbraccio, forse un po’ troppo plateale, di Burdisso ai suoi danni al centro dell’area. Mertens se la deve prendere, invece, con se stesso quando, nell’azione successiva, spara addosso a Perin. A fine primo tempo, Gasperiniè obbligato a riaprire la borsa delle cartelle cliniche: dopo Izzo, si fa male ancheDzemaili. Dall’ingresso di Ntcham, si passa rapidamente all’ultima, vana, fiammata di Higuain. 

La ripresa fila via tra botta e risposta prima che il Napoli, negli ultimi 10 minuti, cerchi con insistenza il gol della vittoria. Higuain è indomabile ma continua non trovare la porta. Quando la traiettoria sembra quella giusta, c’è il corpo diAnsaldi. Perotti, spesso in difesa per dar man forte ai compagni, si concede qualche show sulla sinistra. Su uno di questi Laxalt, spalle alla porta, non impensierisce Reina. Sarri, non certo pago di uno 0-0 a Genova, cerca nuova linfa in Insigne, dentro per uno stanco Mertens, ed è subito ripagato da uno slalom tra i “paletti” rossoblù di centrocampo. Callejon, solo davanti a Perin,non ne sa approfittare. L’impreciso diagonale è l’ultimo atto della partita dello spagnolo. Il restyling dell’attacco partenopeo si completa con la sua uscita e l’ingresso di Gabbiadini. L’ex blucerchiato, davanti agli ex cugini, si fa notare prima per un’entrataccia su Perotti, punita con il giallo, e poi in pieno recupero per una punizione respinta con i pugni da Perin. Più incisivo David Lopez,sostituto di Allan, quando il suo cross dovrebbe esser merce preziosissima per Insigne Higuain. I due si ostacolano, il primo anticipa il secondo, ma a due passi da Perin (già protagonista al 31′ su Hamsik abilmente smarcato dal solito Insigne), manca clamorosamente l’appoggio in rete. Ancora Insigne, al 48′, a provarci dalla distanza ma il portiere genoano si conferma insuperabile. Non sono due punti buttati via ma l’amarezza per non aver agganciato in testa Inter e Fiorentina è tanta per Sarri. 

 

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