Nola, reparto oncologia: rinviata l’inaugurazione
Nola – Rinviata l’ inaugurazione del reparto oncologia dell’ospedale di Nola. La prevista cerimonia programmata per la giornata di ieri è stata, infatti, spostata a data ancora da definire. Al momento restano imprecisati i motivi della decisione. E’ probabile che si voglia attendere la fine del ciclone elettorale, per ripristinare un momento di maggiore serenità capace di focalizzare tutta l’attenzione necessaria sui problemi dell’ospedale
Del resto, la riapertura del reparto in questione rappresenta una problematica molto sentita, non solo dai pazienti ma anche dai loro familiari. Le difficoltà, dopo due anni di chiusura, cominciano a pesare come un fardello insostenibile per l’utenza afferente al nosocomio bruniano. Una vicenda quello del reparto oncologia che rispecchia in maniera fedele l’Odissea di tutti gli altri interventi che hanno caratterizzato, in questi ultimi anni, l’ospedale di Nola. Una storia di lungaggini ed intoppi di ogni natura.
Tornando alla questione relativa al reparto oncologia, superato l’ostacolo relativo al collaudo, tutti sperano che anche quelli inerenti alla carenza del personale siano ormai alle spalle. Perché solo con unità sufficienti vi sarà la reale possibilità di riattivare concretamente il reparto.
Nelle scorse settimane lo stesso direttore sanitario del Santa Maria della Pietà aveva garantito il pieno interessamento anche della direzione sanitaria rispetto al problema.“Siamo già alla ricerca di una soluzione – aveva dichiarato il direttore sanitario degli ospedali dell’area nolana Luigi Stella Alfano – si potrebbe giungere ad un punto di svolta grazie all’attivazione delle procedure di mobilità interna e su quest’aspetto si registra la buona volontà dei sindacati. D’altra parte senza personale non potremo mai aprire”.
Sempre nelle scorse settimane a riaccendere i riflettori sulla vicenda del reparto oncologia era stato anche Vincenzo Meo, già senatore e presidente del Centro Studi Alcide De Gasperi “ Si tratta di una situazione non più tollerabile – afferma Meo – i pazienti già gravati da importanti patologie, sono costretti a sottoporsi ad una onerosa spola a Pollena Trocchia. E’ necessario intervenire in maniera tempestiva su questo problema che evidenzia il vulnus a cui è abbandonato questo territorio che conta 500.000 abitanti completamente orfani di un servizio sanitario degno di questo nome”.
La questione relativa al reparto oncologia si somma con le altre criticità di cui è afflitto il Santa Maria della Pietà. In particolare, l’interruzione del programma dei lavori circa il blocco centrale, segnatamente quello relativo alle nuove camere operatorie. Su questo punto il direttore sanitario dell’ospedale assicura che presto si avrà uno sblocco dell’impasse.