Nola, tavolo questione acqua:le parti ancora distanti
Nola -Si è trattato di un incontro interlocutorio che si è concluso con un nulla di fatto. Per la “fumata bianca” occorrerà un extra-time di confronto tra le parti. E’ questo l’esito del tavolo svoltosi ieri mattina presso il comune di Nola per definire una volta e per sempre la questione delle bollette dell’acqua targate Gori, contestate da numerosi utenti. Un tavolo invocato da più parti anche per mettere un punto fermo sulla questione acqua più in generale. Presenti tutte le parti coinvolte nella vicenda. In primo luogo, l’amministrazione comunale, i rappresentati della Gori, quelli del comitato dell’acqua, e naturalmente l’Ato. Alla conclusione dell’incontro nessuna dichiarazione ufficiale è trapelata. Le parti, infatti, sono ancora piuttosto distanti. L’incontro ha sancito, comunque, la ripresa di un percorso di concertazione a seguito di alcuni distacchi operati dalla Gori alcuni giorni fa. Un provvedimento giudicato da tutti completamente illegittimo, visto che non si può interrompere un servizio pubblico essenziale. Dopo varie pressioni anche da parte del sindaco Biancardi che aveva minacciato l’adozione di una specifica ordinanza per il ripristino della fornitura dell’acqua, le utenze sono state riattivate. Quasi una ventina le famiglie colpite, alcune delle quali, si erano portate presso la commissione acqua, presieduta dal sindaco Biancardi per esporre il proprio caso. In alcuni casi gli addetti della Gori hanno portato via gli stessi contatori. Ma il ripristino della fornitura idrica, non chiude il fronte della questione. Sono infatti circa 500 le famiglie “disobbedienti” che per vari motivi non hanno pagato le bollette targate Gori. Un mancato pagamento motivato da diverse argomentazioni. In primo luogo cifre non riconosciute; la mancata fatturazione per un lungo periodo. Di qui la necessità di riprendere il confronto tra i rappresentanti del comitato, la Gori, e l’Ato 3. L’obiettivo per il comitato è quello di arrivare ad una rateizzazione in primo luogo Per altri è opportuno giungere anche ad un dimezzamento delle cifre in questione, visto che vi sono molte voci che non vengono riconosciute. “Dal passaggio da comune a Gori – affermano dal comitato- è stata ridotta la disponibilità dei metri cubi di acqua, così che subito si è creata l’eccedenza. Per non parlare della mancata depurazione”. Nella serata di ieri il comitato dell’acqua si è riunito in assemblea per rilanciare la piattaforma di accordo da proporre in un prossimo tavolo che a quanto pare dovrà celebrarsi a stretto giro. Appare chiaro che sarà necessario trovare un punto di incontro tra le esigenze dei cittadini e le pretese dell’ente gestore. Un compromesso che allo stato sembra quanto mai necessario per chiudere una vicenda che si trascina da troppi anni e che ha fatto di Nola l’epicentro del caso “acqua” tanto da essere preso a modello nazionale. Una situazione che al tempo stesso ha ingenerato uno stato di incertezza oltre che di precarietà che va senza dubbio superata.