Psicologia:“ Solo chi ha il caos dentro di sé può generare una stella danzante”
In genere, in quanto persone non sole al mondo ma che si relazionano con altre persone, tendiamo a creare legami con chi ci sta intorno, legami diversi, fondati su accordi espliciti ( ex;siamo amici) ed impliciti( ex; non dire cose che possono ferire l’altro) che spesso, quando il contesto e la relazione lo permette, crescono nel tempo fino a diventare dei punti saldi della propria vita… una sorta di bussola. Tuttavia, la vita è così complessa e così carica di imprevisti che spesso succede di trovarsi in situazioni dove non avresti voluto mai ma che ecco sono lì davanti ai tuoi occhi e tu sei fermo lì , ad aspettare un improbabile deus ex machina che risolva la situazione al posto tuo. Facciamo un esempio; Matteo ha una amica a cui è molto legato e con la quale ha condiviso tante esperienze della sua vita, belle e brutte. Spesso sono insieme e spesso si trovano a fare discussioni anche di un certo livello cercando, per quanto possibile, di dire quello che si pensa. Un giorno Matteo si rende conto che la sua amica, della quale pensava di conscere tutto, in realtà ha molti aspetti che non immaginava avesse e che, forse, gli procurano anche un certo fastidio. I quesiti che albergano la testa di Matteo sono; cosa fare? Glielo dico o non glielo dico? E se glielo dico e poi perdo la sua amicizia? Ma se non lo dico non sono autentico quindi non sono amico quindi che faccio? La situazione sembra essere abbastanza complessa in quanto Matteo si trova imbrigliato in una situazione dove se decide di parlare con l’amica dicendogli che quel modo di fare a lui non piace, rischia di venire meno al patto implicito che con lei ha stipulato (non dire cose che fanno soffrire l’altro) se decide di non dire niente, ecco che a vienir meno è il patto esplicito (siamo amici). Il povero Matteo si trova in una situazione che, per una serie di motivi, gli impedisce di fare qualcosa in quanto qualunque cosa faccia viene meno la lealtà rispetto la sua amica. Come mai succede questo? L’esempio di Matteo è uno delle tante situazioni nelle quale possiamo trovarci e che sembra un rompicapo ancora più complesso del cubo di Rubik. Un modo potrebbe essere quello di imparare a mettere i pezzi nei giusti posti, ovvero, imparare a fare differenze tra, ad esempio, l’affetto che si prova per la persona da quelle che sono le proprie idee. Se la persona è amica è disposta al confronto e, per quanto possa provare dispiacere per quello che le si viene detto, se realmente il legame è ben cementato, troverà il modo di mantenere la relazione che, magari, ne risulterà rinforzata e per certi versi, ancora più autentica considerando che la lealtà non verrebbe meno ( Matteo dice quello che realmente pensa ed ecco che l’amica, inizialmente si incavola, ma poi decide a sua volta di dire anche lei quello che pensa e che, come Matteo, aveva tenuto nascosto per paura… ed ecco che un nuovo patto implicito/esplicito viene definito “siamo amici in quanto ci diciamo quello che pensiamo l’uno dell’altro”). Ritorna utile, a questo proposito, il titolo dell’articolo, espressione famosa di un grande filosofo “ solo chi ha il caos dentro di sé può generare una stella danzante” (Nietzsche, “così parlo Zarathustra”).
Dott.ssa Noviello Simona
Psicologa psicopedagogista