Ricordo di Pasquale Marinelli, patriarca delle campane, nel decennale della sua scomparsa
Nola – Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa di Pasquale Marinelli, il patriarca delle campane, da quel 5 novembre del 2003, e il ricordo è sempre vivo nell’animo dei suoi cari e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le doti umane e manageriali, per la passione che ha profuso nel lavoro, nella fonderia di Agnone in provincia di Isernia, da dove da circa mille anni sono nate e nascono le voci degli angeli, i sacri bronzi, sparsi in tutto il mondo a rafforzare l’unione tra terra e cielo, tra le ansie e le inquietudini dell’uomo e la ricerca di Dio, nella speranza di un’era di pace, di gioia e giustizia. Una nuova campana oggi rintocca: la Vox Fidei a lui dedicata dai prediletti nipoti Armando e Pasquale, a cui ha passato il testimone della millenaria tradizione; è stata fusa per l’elevazione a Basilica del Santuario della Madonna di Castelpetroso e benedetta da S.E. il Vescovo di Campobasso Bregantini, sarà testimone e fermerà nel tempo l’eccezionalità dell’attuale momento storico recando gli stemmi dei due Pontefici: Francesco e Benedetto XVI. Pasquale Marinelli nacque ad Agnone l’11 novembre 1921, si laureò in Giurisprudenza all’Università di Roma nel 1947. Dopo la guerra prese in mano le redini della Pontificia Fonderia di campane della famiglia e insieme al fratello Ettore e ai suoi collaboratori, portarono avanti una tradizione millenaria di lavoro artigianale ed artistico, trasfondendovi la sua cultura, sensibilità e abilità. Dopo l’incendio che distrusse negli Anni ’50 la fonderia ed ogni strumento di lavoro, con pazienza, fatica e sacrificio, ricostruì e ingrandì la sua azienda per portare in Italia e nel mondo la voce delle campane Marinelli. Alcune tra le più celebri: le campane della Basilica di San Paolo a Roma volute da Papa Giovanni XXIII, della Basilica di Pompei, commissionate da Bartolo Longo, delle Badie di Montecassino, Assisi, Montevergine, del Duomo di Orvieto, Ravello, Scala, Amalfi, Spoleto, Todi, dei Santuari di Collevalenza, San Gabriele dell’ Addolorata, Madonna dell’Arco, San Giovanni Rotondo, della Torre civica di Jesi, di Addis Abeba, delle Antille, della cattedrale di San Patrizio a New York. Concerti che hanno oltrepassato ogni confine: Gerusalemme, Manila, Tokio, Seul, Mozambico, Macau, Cracovia, Montpellier, Hiroshima, Pechino, Maracaibo. Altre campane nacquero dai suoi rapporti d’amicizia con i Pontefici: “la campana del Concilio”, voluta da Paolo VI, “la campana dei quattro Papi”, che Giovanni Paolo II portò con sé in Polonia e pose vicino al suo fonte battesimale; “la campana della pace”, che Papa Wojtyla benedisse nella storica visita alla fonderia il 19 marzo 1995 e donò in seguito all’ONU, la campana del“Giubileo”, benedetta da S. Santità in Piazza San Pietro ed ora esposta tra le opere d’arte dei Giardini Vaticani. Il giurista ed imprenditore Pasquale Marinelli nel sociale fu sempre attento interprete delle problematiche della sua terra, interessandosi alla crescita del Molise nel campo turistico e artigianale, ricoprendo anche la carica di primo Presidente della Commissione dell’Albo Artigiani del Molise e rappresentante nella Commissione Regionale Abbruzzo e Molise, nonché Presidente del Consiglio di Amministrazione Professionale di Stato per l’Industria e Artigianato di Agnone. Espletò per oltre quindici anni le funzioni di Vice Pretore nel Mandamento di Agnone, esperienza questa che lo avvicinò ai problemi della gente ed ha acuito la sua sensibilità verso le problematiche del mondo del lavoro, facendolo considerare un punto di riferimento per la popolazione del suo paese e soprattutto per i giovani afflitti dalla disoccupazione. Nel mondo economico ebbe molti riconoscimenti e dal 1983 ricoprì la carica di Consigliere della Banca d’Italia.
Ha trasfuso la sua esperienza nella realizzazione del “Museo Storico della Campana” intitolato a Giovanni Paolo II e dedicato al fratello Ettore, creando un museo di notevole pregio per i bronzi in esso custoditi dall’Anno Mille ad oggi, attrattiva per il Molise e il mondo intero. Il Museo venne inaugurato dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il quale per i suoi meriti eccezionali, il 26 marzo 1999 al Quirinale, insignì il dott. Pasquale Marinelli della Commenda dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nella sua lunga e laboriosa vita gli vennero conferite numerose onorificenze tra cui la Medaglia d’oro dal Presidente Einaudi, la Commenda di San Silvestro, la Croce di Cavaliere della Repubblica.
di Giuseppina Pascarella