sabato, Maggio 10, 2025
Politica

Sequestro Antonio Buglione: scarcerati i tre sardi

Nola – La Corte di Cassazione rimette in liberta i tre sardi accusati del sequestro di Antonio Buglione, il noto imprenditore di Saviano, titolare di numerose società di vigilanza privata. La decisione è stata motivata con la decorrenza dei termini di custodia cautelare. Ennesimo colpo  di scena in un’ inchiesta che ormai va avanti da due anni con sorprese e tanti lati ancora oscuri. La suprema Corte ha disposto la scarcerazione di Giuseppe Boccoli di Siniscola, Domenico Porcu di Silanus e Pasquale Scanu di Bitti arrestati un anno dopo il rapimento nei pressi della stazione Anagnina di Roma mentre tentavano ancora di estorcere denaro al re della vigilanza privata. Restano in carcere con l’accusa di aver preso parte al sequestro Buglione, Raffaele Ciccone 37enne di Saviano considerato il basiste ed un altro sardo. Buglione fu rapito il 14 settembre di due anni nei pressi della propria abitazione. Un sequestro lampo durato appena 48ore. Buglione fu tenuto ostaggio dal commando di rapitori in un zona di campagna tra Marigliano ed Acerra. Cinquemilioni la richiesta di riscatto avanzata alla famiglia. Le trattative furono interrotte dalla fuga dello stesso imprenditore. Tempi e modalità restano ancora oscure agli inquirenti. Anche dopo la liberazione i tre sardi continuavano a minacciare l’imprenditore di un nuovo rapimento pretendendo la somma di 300mila euro. Una telefonata tradì i tre sardi che furono beccati a Roma a arrestati. Ora l’ennesimo colpo di scena con la scarcerazione.

 

di Pasquale NApolitano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *