Nola, l’opposizione chiede un consiglio comunale straordinario su Campania Felix: domani attesa per la conferenza dei capigruppo
Nola – L’opposizione invoca un consiglio comunale straordinario sulle questioni dei debiti fuori bilancio e di Campania Felix. A chiederlo a gran voce sono i consiglieri comunale di opposizione Francesco Pizzella e Carmela Scala. “La problematica di Campania Felix – affermano i due esponenti politici – è un macigno che pesa sulla città. I debiti devono essere riconosciuti al più presto. Ogni giorno sono migliaia di euro di interessi che maturano e noi non vogliamo rispondere di colpe che non abbiamo. Il presidente del consiglio deve tutelare il nostro ‘status’ di consiglieri comunali, cercando di dare risposte ai problemi e non nascondere la polvere sotto il tappeto”.
La presa di posizione arriva dopo il rinvio del previsto consiglio comunale calendarizzato per il prossimo 27 marzo: dalla presidenza del consiglio trapela che per diversi capi vi è carenza della necessaria documentazione. All’ordine del giorno dell’assise vi erano questioni importanti tra cui il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per circa 2.800.000 euro di Campania Felix, la multi-utility dell’area nolana per la raccolta dei rifiuti, oggi in liquidazione; quaranta pratiche di debiti fuori bilancio, già istruite e discusse in diverse sedute di commissione consiliare nonché l’annullamento della variante urbanistica approvata nell’assemblea comunale del 30 luglio scorso. Poi il dietro front ed il rinvio, soprattutto per quanto concerne il riconoscimento del debito fuori bilancio di Campania Felix rispetto al quale pare occorra attendere l’approvazione del bilancio di previsione. Ad ogni modo per domani è atteso un nuovo confronto tra le forze politiche all’interno della conferenza dei capi gruppo che avrà ad oggetto proprio la convocazione del prossimo consiglio comunale con i relativi ordini del giorno.
La vicenda non mancherà di far salire il termometro dello scontro politico anche perché sulla questione Campania Felix da tempo serpeggia una tensione e una preoccupazione crescente da parte degli ex lavoratori.
“ La documentazione al momento è incompleta – afferma il capo gruppo del nuovo centro destra Carmela Scala, proprio sulla questione del riconoscimento del debito fuori bilancio dell’ex partecipata – a mancare è il parere dei revisori dei conti “. Scala invita inoltre a scindere la questione del debito in sé e quella dei lavoratori. “Le due cose non vanno confuse anzi vanno mantenute distinte. Inoltre va precisato con chiarezza, visto che si tratta di una somma consistente, in quale capitolo vengono presi i soldi o da quale vengono stornati”
Una buona parte del debito in questione riguarda le spettanze degli ex lavoratori della società, sempre più preoccupati per l’allungamento dei tempi di riscossione.
“Voglio ribadire – replica il sindaco Biancardi – che si tratta di un debito che viene da lontano e che noi stiamo cercando di risolvere. I lavoratori dal 2009 (da quando si è insediata la giunta Biancardi) ad oggi non avanzano nessuna spettanza.
Gli ex dipendenti della partecipati (oggi operatori dell’attuale società aggiudicatrice dell’appalto) sono giustamente preoccupati anche perché in diversi casi molte rate di finanziarie che gravavano sulle proprie buste paghe non sono state ottemperate causando situazioni di difficoltà e disagio.