Acqua, sindaci del Nolano si schierano a favore del salva-Gori
L’assemblea dei sindaci dell’ATO 3 Sarnese-Vesuviano ha approvato a larga maggioranza la preannunciata manovra di salvataggio della GORI Spa, tra le proteste dei cittadini presenti nella sala dell’Holiday Inn al Centro direzionale di Napoli. Solo otto i Comuni contrari al provvedimento salva-Gori: Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Angri, Poggiomarino, Siano, Castel San Giorgio, Scafati e Pompei. Hanno espresso voto favorevole, invece, i sindaci dell’area nolana. La scorsa settimana il Comitato civico per la difesa del diritto all’acqua si era appellato al sindaco di Nola, invitandolo ad esprimersi contro la proposta di delibera che prevede l’esborso da parte della Regione Campania di 157 milioni di euro a copertura dei debiti della GORI e di farsi promotore, insieme alla “Rete dei sindaci” cui ha aderito, della liquidazione della Spa, procedendo alla ripubblicizzazione del servizio e dando finalmente attuazione ai risultati del referendum.
Il sindaco Biancardi, invece, non ha avuto nemmeno il coraggio di presentarsi in assemblea.
Come altri, ha delegato il voto a favore della GORI al sindaco di Camposano e consigliere d’amministrazione di Ato3, Giuseppe Barbati. E’ ormai chiaro che le promesse elettorali a favore dell’acqua pubblica, come l’adesione alla “Rete dei sindaci per l’acqua pubblica” e i ripetuti impegni presi non valgono nulla. I primi cittadini che hanno votato a favore del salva-Gori sono solo marionette nelle mani di burattinai che governano dall’alto, davanti ai quali devono abbassare la testa e rispondere sempre ossequiosamente di sì.
La volontà dei cittadini nolani, espressa con forza sia in referendum locali che nazionali, viene così offesa da un sindaco incapace e inadeguato a rappresentarla e da una maggioranza consiliare che pensa solo agli equilibri di sottopotere. Se la giunta regionale guidata da Stefano Caldoro dovesse approvare il regalo di 157 milioni saranno i contribuenti a salvare il carrozzone. Qualora invece non lo facesse, sarebbero gli utenti a salvare GORI dal fallimento. In ogni caso, con la delibera approvata anche grazie al voto del Comune di Nola, i soldi per coprire i disavanzi di una gestione inefficiente e sprecona li metteranno sempre e solo i cittadini. Ma la cricca non si illuda, continueremo a resistere in tutte le sedi insieme agli altri comitati ed a tutto il movimento nazionale.