sabato, Maggio 10, 2025
Politica

Berlusconi: non è un governo voluto dal popolo

«Una democrazia e un governo del popolo si hanno quando il governo è eletto dai cittadini. Se il Governo non è eletto non è più democrazia»: lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente a un incontro a Milano. «Adesso – ha aggiunto Berlusconi – succede la stessa cosa di quanto già accaduto con un’operazione avvenuta all’interno di un partito che non ha una grande maggioranza parlamentare».
 
«Il Paese è ingovernabile, ha un assetto istituzionale che consente non di decidere, ma di proibire, ed è bloccato dal 1948, l’unica via di uscita è avere un solo partito che abbia la maggioranza assoluta, il 51%, alle elezioni e possa esprimere un proprio governo che cambi le istituzioni». Lo dice Berlusconi in una telefonata al nuovo club «Forza Silvio» della Garbatella-Eur. Il Cavaliere sprona i suoi a «scendere in campo per convincere assenteisti, elettori delusi di Grillo e quanti nel centrodestra votano per i piccoli partiti» a ridare consenso a Forza Italia per uscire dalla crisi economica e istituzionale. «La sinistra – ribadisce Berlusconi – non è maggioranza nel Paese, la maggioranza è dei moderati che vanno rimotivati». Nella telefonata da Arcore, durata circa mezz’ora, Berlusconi insiste sulla «mobilitazione» dei club i cui aderenti sono considerati «missionari di libertà in terra di infedeli» visto che il club Garbatella-Eur è in una zona dove da sempre prevale la sinistra. Secondo il Cavaliere ottenere la maggioranza dei voti degli italiani «non è un’impresa impossibile» e parla della «idea folle» di fondare 12 mila club ‘Forza Silvio’ e cita l’unico filosofo a lui prediletto: Erasmo da Rotterdam. «Un filosofo che voi tutti conoscete diceva che ci vuole una lungimirante visionaria follia» per realizzare i propri progetti. Per attuare questa «follia» di riprendersi la maggioranza nel Paese, Berlusconi invita i militanti a rivolgersi ai «cittadini disgustati dalla politica, che o non vanno a votare o se votano lasciano la scheda in bianco». «Da nostri sondaggi – spiega – sono 24 milioni gli elettori e tra questi ci sono anche quelli che non intendono più votare per Grillo». «Un sondaggio – aggiunge il Cavaliere – evidenzia che c’è un 56% di elettori di Grillo che non condivide il comportamento dei parlamentari e non sono affezionati al simbolo 5 Stelle». «Altro settore su cui si deve muovere il popolo dei club» è quello di convincere quanti nel centrodestra «votano per i piccoli partiti che si preoccupano solo dei loro particolari interessi fin dalla nascita della Repubblica». «So che molte persone – dice il Cavaliere sorridendo – votano, per esempio, per l’Udc perchè trovano Casini simpatico ma il voto non si può dare per simpatie, lo si dà per governare». «C’è – conclude Berlusconi da Arcore – una prateria da conquistare».

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